lunedì 29 gennaio 2018

SCARPA ATOM S EVO OD



Quando la prima neve comincia a posarsi sulle montagne, torna immediatamente in auge il tema della scarpa invernale: ha senso spendere un po’ dei nostri sudatissimi risparmi per una scarpa da neve, che con ogni probabilità useremo per due, forse tre mesi l’anno?


La mia risposta è sempre stata un sì deciso, sia perché amo correre in montagna quando c’è la neve sia perché, da buon appassionato di materiali tecnici, ho sempre trovato una buona mossa utilizzare una scarpa specificamente progettata per resistere alla neve, al freddo e all’umidità in manierà più decisa delle scarpe estive. Per lo stesso motivo per cui non correrei mai un trail in pieno agosto con degli scarponcini in Gore-Tex, non ho mai trovato confortevole starmene ore a zonzo sui sentieri in neve fresca con una scarpa leggera. Questo per dire che utilizzo scarpe da winter running da molti anni ormai, posso quasi dire di averle viste nascere, ma quando ho provato per la prima volta la Atom S di SCARPA la sorpresa è stata notevole: mai visto niente del genere, prima. Una sensazione di corsa leggera, veloce e scattante che ricordava quella dei modelli da 260 grammi della stagione estiva, con quella ghetta integrata a forma di calzare che avvolge la caviglia proteggendola dalla neve lasciando però molta più libertà di respirare rispetto ai modelli con ghetta esterna aggiuntiva. La Atom S EVO OD alza l’asticella della qualità ancora un po’ più in alto, con una struttura rinnovata e molto più solida, con una protezione migliorata e un’allacciatura nettamente più precisa e confortevole della sua sorella maggiore. Vediamo insieme i dettagli di questa scarpa.



Suola
Uno delle grandi novità della Atom S EVO OD. SCARPA abbandona infatti la suola della vecchia Atom in favore di quella della Spin, e noi non possiamo che rallegrarcene! Una suola praticamente perfetta: Vibram Megagrip, stessa struttura della Spin, con una tassellatura aggressiva in grado di mordere qualunque sentiero che però non tradisce le aspettative sui tratti più delicati. I tasselli multidirezionali hanno una dimensione ben equilibrata, abbastanza piccoli da scaricare bene il fango e la neve ma grandi a sufficienza non dare la sensazione di correre sugli spilli quando il terreno di fa compatto. Della suola della Spin abbiamo già parlato in diverse occasioni e ci piace ribadire quanto ci sia piaciuto portarla in lungo e in largo sui sentieri per tutta la stagione 2017, per cui è stata una bella sorpresa ritrovarla anche sui modelli invernali della casa di Asolo. Ottima la protezione dal terreno, ottenuta con un rockplate a tre quarti di lunghezza che agisce in sinergia con la suola (ed è ben visibile: vi stupirete della sua resistenza all’usura!) e l’intersuola.



Intersuola
Non parliamo certo di un modello iper ammortizzato, ma la Atom S EVO OD è una scarpa con cui si corre dappertutto senza troppi problemi. Certo, sul terreno duro e compatto risulta più secca di quanto non accada sul sentiero innevato, che fornisce una buona dose di ammortizzazione naturale ai nostri appoggi, ma mi è capitato di utilizzarla in diverse occasioni durante le grandi piovute di quest’inverno qui a Torino e mi ci sono trovato benissimo. È sicuramente una scarpa più sbilanciata sulla performance che sul comfort puro, ed è nell’ammortizzazione che questa propensione “race” emerge maggiormente. Infatti, non riesco a pensare ad una scarpa più adatta ad una corsa sulla neve, ad un “trail blanc” come li chiamiamo qui al nord-ovest: veloce, estremamente reattiva, confortevole quanto basta ma scattante quando serve soprattutto sulla neve battuta.



Tomaia
Uno degli elementi di maggiore interesse di questa scarpa è sicuramente la costruzione della tomaia, assolutamente innovativa per una scarpa da trail. Mutuando un’idea applicata sugli scarponi da alpinismo di fascia alta, SCARPA ha infatti spostato la ghetta integrata dall’esterno all’interno della scarpa, alzando di fatto il collarino impermeabile in OutDry fino a coprire parte del polpaccio. Cosa cambia? Beh, tutto! La scarpa, non avendo un overlay aggiuntivo che copre il piede, risulta nettamente più traspirante e piacevole da vestire di un modello tradizionale con ghetta esterna. È notevolmente più pratica da maneggiare durante una gara o un allenamento lungo, perché i lacci sono sempre a portata di mano pur avendo la loro “lace pocket” per riporli durante la corsa. Indossandola, la sensazione ricorda quella di uno stivaletto morbido, che si adatta immediatamente al piede avvolgendolo e assecondandolo in ogni movimento. La talloniera, infatti, è precisa senza mai risultare eccessiva. A queste caratteristiche, aggiungiamo anche dei begli inserti di protezione dagli urti sulle dita e in generale una struttura solida e contenitiva di tutta la tomaia nel suo insieme, senza rinunciare alla doti di impermeabilità e ottimizzazione del calore della membrana OutDry. Insomma, gli ingredienti per una scarpa di successo c’erano tutti e in SCARPA hanno saputo combinarli al meglio.
  
Tirando le somme
Ho amato moltissimo la prima Atom S, ci ho corso una magnifica gara in condizioni polari sulle montagne di Montgenevre ad inizio 2017 e mi ero convinto di aver trovato la scarpa definitiva per le corse sulla neve, soprattutto per quelle in cui spingere un po’ più del solito sull’acceleratore. Con questa seconda versione, sulla quale la sigla “EVO” calza davvero a pennello, SCARPA si è davvero superata smussando quel paio di angoli che nella Atom S avevo considerato difetti di gioventù. Innanzitutto la suola, ora davvero perfetta sia per la neve sia per un utilizzo più tradizionale, e poi l’allacciatura, non troppo precisa sul primo modello e decisamente più stabile e contenitiva in questa nuova versione. Questa nuova Atom S EVO da subito una sensazione di maggior solidità e protezione rispetto al modello della stagione passata, pur rimanendo leggerissima (appena 360 grammi, davvero un peso piuma per un modello così protettivo) e con un drop molto agile di soli 4 millimetri. L’unico terreno su cui non si trova proprio a suo agio è quello di bassa quota, il “door to trail” con tanto asfalto, contesto davvero molto lontano dai sentieri innevati di montagna per i quali è stata concepita. Un difetto di questa Atom S EVO OD? Il prezzo di 279€ non è proprio accessibilissimo, nonostante si tratti di una scarpa estremamente valida sotto ogni punto di vista. 





1 commento:

  1. Buonasera, volevo chiedere un consiglio; faccio molta corsa in montagna e quindi sia salite che discese..Purtroppo ho le caviglie molto fragili e ho sofferto nel giro di un anno di 2 distorsioni abbastanza gravi a entrambi gli arti..Lavoro giornalmente con la tavola propriocettiva ma non basta, devo provare delle cavigliere elastiche e sperò che non siano troppo ingombranti per correrci.
    Arrivando al punto, secondo voi questa scarpa offre un pò di supporto alle caviglie o tutta la ghetta è fatta di tessuto morbido?
    Grazie mille ;)

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