Lo so … abbiamo affrontato questo argomento centinaia di volte, ma sembra che non basti mai ! Rinfrescarlo servirà anche a fare un piccolo aggiornamento rispetto alle uscite dei nuovi prodotti e delle “nuove” ricerche, sperando di non omettere qualche elemento, in questo caso mi aiuterete voi ad integrarlo.
Abbiamo a
disposizione un incredibile scelta di calzature, tutte utilissime per fare
trail in sicurezza e, visto il sempre crescente numero di atleti che si
accingono a partecipare alle gare, magari trovare nel web articoli che trattino
questo argomento, di sicuro farà piacere a molti.
Andiamo con ordine, per affrontare una gara o un
allenamento di trailrunning bisognerebbe rendersi subito conto che il contesto
in qui si sviluppa non è la strada e non è sufficiente indossare un paio
di comuni scarpe da running, la differenza prevalentemente sta tutta qui. Una
buona calzatura può risolvere la maggior parte delle possibili variabili.
Affrontare
per me oggi questo argomento non è più così semplice perché da circa un paio di
anni ho abbracciato la “filosofia” (se così si può chiamare) del Natural
Running o semplicemente del running, che ha condizionato
moltissimo la scelta sugli acquisti, in questo conteso cercherò di essere il
più imparziale possibile.
Partiamo dal
presupposto che ai nostri piedi poco servono delle calzature molto strutturate
in quanto conservano tutto quello che madre natura ci ha voluto donare,
cioè un capolavoro di elasticità ed ammortizzamento di cui nessuna scarpa è
dotata. Oggi sappiamo benissimo che hanno perso molte della loro
funzionalità causata dall’utilizzo intensivo di calzature non adatte e di
conseguenza dovremmo proteggerli, sopratutto on trail.
L’importante
che vi rendiate conto che non siamo alla ricerca di una scarpa anti-infortunistica,
ma di un supporto di protezione per i nostri piedi, quindi cercherò di far
passare il messaggio che la scarpa deve proteggere ma in alcun modo
modificare la loro naturale mobilità e morfologia.
Qui di
seguito alcuni aspetti di cui tener conto come guida per gli acquisti:
LA SUOLA: qui le aziende investono molto su mescole,
intagli e tacchettature. Dovremmo dimenticarci del vecchio scarpone
da montagna super tacchettato e pesantissimo, che stancava le nostre gambe e
non permetteva alle nostre articolazioni inferiori di effettuare movimenti
naturali. Quindi liberando finalmente la caviglia, permettendogli di avere una
maggiore agilità nei movimenti e mantenendo parzialmente la tacchettatura
originale, che permetta un rapido scarico dell’eventuale fango accumulato ed
una maggiore presa, si sono sviluppate delle calzature da trail di buon
livello. Con l’esperienza non mi trovo pienamente d’accordo
nell’utilizzare una calzatura troppo grippante, che pur vero permette una
maggiore presa ma riduce di molto la superficie di aderenza su rocce bagnate
o sentieri particolarmente “lisi” dai molti passaggi. Personalmente
prediligo suole che abbiano una tacchettatura appena accentuata che
permetta di aderire con tutta la superficie della scarpa al terreno, mi
da più sicurezza. Dopo averle provate tutte, questa è la scelta che vorrei
consigliarvi . Ovviamente non esiste ancora oggi una calzatura che garantisca
la massima aderenza e sicurezza, una dote innata da equilibrista aiuterà i più
predisposti.
LA TOMAIA, sarà assolutamente inutile acquistare una
scarpa “bassa” in gore -tex, in quanto l’acqua che non entrerà dalla tomaia,
entrerà dal collarino per poi ristagnare all’interno ! Se la
tomaia è traspirante sarà sicuramente meglio, perchè permetterà una veloce
eliminazione dell’acqua ed avrà una migliore traspirabilità e
conseguentemente una rapida asciugatura anche della calza. Non abbiate timore
che i vostri teneri piedi possano prendere freddo, perchè un piede in salute e
in piena attività fisica si scalda parecchio e termoregola anche tutto il resto
del corpo. Quando sentirete freddo ai piedi è perchè non si stanno muovendo a
sufficienza o li avete completamente zuppi ! Quindi traspirazione, ed una
giusta calza potrebbero essere una scelta oculata.
ALLOGGIAMENTO
DEL PIEDE: tenente conto che il piede
deve godere della massima libertà nel muoversi, ricercate calzature
che abbiano spazio sufficiente per permettere alle dita dei piedi di
muoversi anche per una questione circolatoria. Se riuscirete a reperirle, vi
accorgerete fin dal primo utilizzo che le vostre gambe risulteranno un pò
meno stanche e indolenzite. Questo è grazie alla libertà del piede che
permetterà un migliore ritorno venoso. Quindi le calzature che hanno la
“punta” che strizzano le dita o che fascino stringano troppo il piede,
non saranno adatte anche se esteticamente invogliano molto all’acquisto.
DROP ZERO: una scarpa troppo sbilanciata in avanti non solo vi
farà assumere una postura scorretta, ma avrete anche un appoggio scorretto
in fase di atterraggio, questo col tempo potrebbe procurarvi fastidiosi dolori
dovuti a possibili infiammazioni. In commercio, fortunatamente si incominciano
a vedere calzature con questo tipo di livvelamento, la differenza fra la parte
anteriore e posteriore dovrà risultare pari a zero.
AMMORTIZZAMENTO: quante volte ho sentito ripetere: “la scarpa più è
ammortizzata meglio è” ! Parzialmente è vero, in quanto se si applicano schemi
motori non esattamente adatti alla corsa, pare logico proteggere tutte quelle
parti che andranno ad impattare col terreno in maniera decisa. Ricordatevi che
durante la corsa, per l’effetto gravitazionale, il nostro peso corporeo si
amplifica di molto e se non si adatta un tecnica di corsa corretta il famoso
ammortizzamento diventerà indispensabile! Adesso vi aspetterete il consiglio
supremo della migliore marca per risolvere definitivamente tale problema. Beh
osservate i vostri piedi e vi accorgerete che l’ammortizzamento vi è stato
“donato” da quando siete nati!
SOLETTE: generalmente quelle già inserite nella scarpa non
hanno nessun elemento correttivo, meglio così aggiungo io, ma se siete maniaci
di questo supporto cercatelo almeno che non impedisca il naturale movimento del
piede. Un piede sano non ha bisogno di nessuna correzione…la supinazione è il
naturale movimento del piede nella fase di atterraggio e non va corretto, come
pure la pronazione. Diffidate da chi vi dirà, in una situazione di assoluta
normalità, che avrete bisogno di supporti sotto l’arcata plantare! E’ sempre
meglio rivolgersi ad un medico competente che conosca molto bene la bio –
meccanica del piede.
ALLACCIATURA: ne abbiamo viste di tutti i colori e tipi, a circuito
anti slacciatura, ma la classica stringa, allacciata nel modo corretto è sempre
la soluzione migliore. Ovviamente non occorre stringerla fino al blocco della
circolazione venosa, tanto un allentamento della allacciatura è facilmente
percepibile e non fa perdere una grande quantità di tempo in gara, soprattutto
se si tratta di una gara di trailrunning.
INTERSUOLA: e qui potrei attirarmi addosso l’ira dei commercianti
e delle aziende del settore ! Un intersuola troppo alta è un pericolo a
tutti gli effetti ! Più aumentiamo la distanza dal terreno più si alza la
probabilità di cascare lateralmente dalle scarpe ! Un calzatura “oversize”, che
a livello sensoriale offre molto comfort, in verità nasconde una insidia
terribile. Essere isolati completamente dal terreno non solo non permette al
piede di svolgere le funzioni naturali dell’articolazione del piede, ma
potrebbe provocare importanti distorsioni a carico dell’articolazione della
caviglia. Non addossatevi la colpa del fatto di aver preso una “storta” in
quanto un atterraggio non troppo preciso è abbastanza usuale. Provate in casa a
piedi scalzi a simulare l’abbattimento laterale della caviglia, noterete che
sarà quasi impossibile e che con uno scatto vi ritroverete in posizione
d’appoggio. Questo accade perchè sotto ai piedi non avete nulla, ma se ci
aggiungerete un “canotto”, per via dell’altezza e della gravità, arriverete ad
un punto di non ritorno, dove inesorabilmente vi troverete a toccare per terra
il malleolo esterno… rifletteteci prima di spendere 150/200 € !
E per concludere… le calzature adatte al trailrunning
sono moltissime e fighissime, ma andranno usate con moderazione, nella vita
quotidiana vi consiglio di utilizzare calzature così dette “barefoot”
che permettono un continuo utilizzo dei vostri piedi in maniera naturale,
buttate le ciabatte che usate in casa e state scalzi il più possibile. Col
tempo vi accorgerete che i vostri piedi si rinforzeranno. Percepirete una
maggiore elasticità e successivamente troverete le classiche calzature da
running inadatte per i vostri piedi, ma sopratutto capirete meglio quale sarà
la calzatura più adatta per voi!!
Andrea Fergola
Istruttore Tecnico Nazionale di Trail Running Presidente Ergus Trail Team ASD
Fonte: TrailRunning.it