sabato 16 aprile 2016

RUBRICA I GRANDI CAMPIONI - KILIAN JORNET I BURGADA


Da sempre legato alla montagna, Kílian Jornet i Burgada è nato e cresciuto a Cap del Rec, un rifugio a 2000 metri, gestito dalla sua famiglia in quel di Lles de Cerdanya. I suoi genitori, grandi appassionati di sport e di montagna, sin da bambino l'hanno coinvolto in parecchie ascensioni, anche in quota; a cinque anni Jornet i Burgada aveva già toccato i suoi primi tremila e quattromila. All'età di tredici anni ha iniziato a fare gare agonistiche di sci alpinismo, entrando nel CTEMC (Centro de Tecnificación de esquí de montaña), un centro di scialpinismo della Catalogna.
Come molti altri scialpinisti (tra cui Agustí Roc, Manu Pérez o Toti Bes), in estate gareggia nelle corse a piedi per prepararsi (da ottobre ad aprile) alla stagione invernale. Vive a Les Houches, ai piedi del Monte Bianco; in precedenza ha vissuto a Font-Romeu-Odeillo-Via, una stazione sciistica a 1800 metri, dove si allenava e frequentava l'università di Scienze e tecniche delle attività fisiche e sportive.
Con più di 75000 voti a favore, Kílian Jornet è stato eletto dai lettori di National Geographic "Adventurer of the Year" per il 2014.
Il 17 giugno del 2009 ha battuto in 32h54' il record del percorso GR 20, che attraversa l'intera isola della Corsica, riducendo di quasi quattro ore il record precedente detenuto dall'italiano Piero Santucci.


Il GR 20 è considerato la via più dura sulla lunga distanza in Europa, con circa 200 km e 12.000 metri di dislivello cumulativo.
Il 30 settembre del 2009 Kílian ha superato un altro record; questa volta in Sierra Nevada (Stati Uniti), concludendo il Tahoe Rim Trail, un percorso di 165 miglia (266 chilometri circa) intorno al Lago Tahoe che attraversa gli Stati della California e del Nevada. Il precedente record di 45h38' apparteneva a Tim Twietmeyer: Kílian Jornet concluse il percorso in 38h32'.
Il 9 giugno 2010 Jornet i Burgada ha portato a termine la traversata dei Pirenei in otto giorni e tre ore. L'atleta spagnolo, partito da Cabo Higuer sulle rive dell'Atlantico con l'ausilio di un Gps e un telefono, è arrivato al Mar Mediterraneo dopo una corsa lunga 830 chilometri e un totale di 40 000 metri di dislivello complessivo. Il precedente record era intorno ai 15 giorni, mentre i normali escursionisti percorrono questa distanza in non meno di un mese.
Il 28 settembre 2010 ha stabilito, in 7h14', il nuovo primato di velocità di salita e discesa del Kilimanjaro, detenuto dal 2004 dal tanzaniano Simon M’Tuy in 8h27'. Partito da Umbwe Gate (1.651 metri), ha raggiunto i 5.895 metri della cima in 5h23'50'’ abbassando di ben 50' il record di sola salita fatto registrare dall'atleta kazako Andrej Puchinin nel 2009, mentre il tempo della discesa, al cancello di Mweka (dopo 41 km e 8.492 metri di dislivello complessivo), è stato di 1h51': totale 7 ore e 14 minuti, che hanno gli permesso di abbassare il precedente record del percorso di più di un'ora.


Il 14 giugno 2011 ha impiegato 5 ore e 19 minuti per stabilire il nuovo record di salita e discesa del Monte Olimpo. L'atleta catalano è salito sulla montagna degli dèi dell'antica Grecia percorrendo la via più diretta possibile, tagliando numerose volte il sentiero e attraversando anche tratti di roccia esposti. E dopo un errore di percorso, che gli ha fatto perdere 20 minuti circa, Jornet ha deciso di scalare anche la terza cima dell'Olimpo (vetta Stefani 2908 metri), oltre alle due principali (vetta Mitikas 2.918 metri e vetta Skolio 2.912 metri) come da programma. In totale, il percorso misurava 44 chilometri per un dislivello complessivo di circa 6200 metri su terreno molto tecnico.
Il 12 maggio 2013, a inizio stagione agonistica, partecipa alla Transvulcania Ultramaratón vincendola e stabilendo il nuovo record del percorso in 6h54'09''.
Il 2014 costituiisce per Kilian Jornet una stagione agonistica densa di successi e primati. Il 27 e il 29 giugno si aggiudica rispettivamente i titoli di campione del mondo Skyrunning nelle specialità Vertical Kilometer e SkyMarathon, gare disputate a Chamonix.
Il 12 luglio 2014 partecipa alla Hardrock 100 nello stato del Colorado, una delle ultratrail più impegnative nel panorama nordamericano, con 162 Km di percorso e 10000 metri di dislivello. Jornet guadagna la vittoria e stabilisce il nuovo record della corsa in 22h41'35''. Egualmente vince e stabilisce il primato della corsa al Trofeo Kima, al Giir di mont e alla Zegama-Aizkorri mendi maratoia.
L'11 ottobre conclude la Skyrunner World Series a Limone sul Garda trionfando in tutte e tre le specialità, la Sky, il Vertical Kilometer e l'Ultra.
Summits of my Life
A partire da giugno 2012 Kilian Jornet ha dato vita a "Summits of my Life", un nuovo progetto che lo vede impegnato nel tentativo di migliorare i record di salita e discesa in autosufficienza di alcune fra le più note e alte montagne della Terra: Monte Bianco, Cervino, Monte Elbrus, Aconcagua, Monte McKinley, Everest.
Purtroppo, durante la prima sfida, il Mont Blanc Crossing, una traversata di due giorni dell'intero massiccio del Monte Bianco da Les Contamines Montjoie, in Francia, a Champex, in Svizzera, il 17 giugno il compagno Stéphane Brosse ha perso la vita sull'Aiguille d'Argentière (3900 m), precipitando per circa 600 metri dopo esser stato tradito da una cornice di neve che ha ceduto sotto i suoi piedi.
Dopo un periodo trascorso negli Stati Uniti conclusosi con l'ennesimo successo fatto registrare sul Grand Teton, dal Lupine Meadows Trailhead alla vetta e ritorno per un totale di 12.5 miglia e 7,428 piedi in due ore e 54 minuti (il precedente record apparteneva aBryce Thatcher in 3 ore e 6 minuti), Kilian Jornet è tornato sul Monte Bianco per compiere, questa volta, la traversata Courmayeur-Chamonix, percorrendo in solitaria la via Innominata in appena 8 ore 42 minuti e 57 secondi. Partito martedì 18 settembre 2012 alle 3:53 del mattino dalla chiesa di Courmayeur, alle 10:15 è giunto in cima ai 4810 metri del Tetto delle Alpi, per poi scendere in due ore e 19 minuti, arrivando a Chamonix lungo la Voie Royale.
L'11 luglio del 2013 Kílian Jornet, sempre nell'ambito del progetto "Summits of my Life", tenta l'impresa col Monte Bianco. Partito alle 4:46 dalla chiesa di Chamonix (1037 metri di quota), raggiunge la vetta (4808 metri di quota) in 3:33', per poi ridiscendere a Chamonix in 1:24', realizzando il tempo record di 4:57'40', circa 13 minuti in meno del precedente, appartenente a Pierre André Gobet. L'atleta era partito accompagnato da Mathéo Jacquemoud, che però, a causa di un infortunio durante il tratto in discesa, ha dovuto abbandonare.

Il 21 agosto 2013 ha stabilito il record di salita e discesa del Cervino da Breuil-Cervinia, con il tempo di 2 ore, 52 minuti e 2 secondi. Jornet ha impiegato 1 ora, 56 minuti e 15 secondi per la salita e circa 55 minuti per la discesa. Ha abbassato di 22 minuti il precedente record di Bruno Brunod di 3 ore e 14 minuti, stabilito nell'agosto 1995.


Dopo aver rimandato l'impresa col monte Elbrus per avverse condizioni meteorologiche, Il 7 giugno del 2014 Jornet stabilisce il record in solitaria sul McKinley (6.194 m) in 11:48' (tempo di ascensione: 9:45'), superando di ben 5h il precedente record del 2013 detenuto da Ed Warren in 16:46'.
Nel mese di dicembre dello stesso anno, Kílian Jornet i Burgada affronta l'Aconcagua, la montagna nella cordigliera delle Ande argentine che coi suoi 6962 m.s.l.m. costituisce la vetta più alta del continente americano. Dopo un primo tentativo andato a vuoto a causa del vento che soffiava a 90 Km/h presso quota 6500, Jornet ritenta quattro giorni dopo, il 23 dicembre 2014. Partito da Horcones, dove è situato l'ingresso del Parco Nazionale di Aconcagua, il catalano raggiunge la vetta e ridiscende in un tempo complessivo di 12h49', battendo quindi sia il record ufficiale del portoghese Carlos Gómez, sia quello ufficioso dell'asturiano Jorge Egocheaga.




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