Da sempre legato alla montagna, Kílian Jornet i Burgada è nato e cresciuto a Cap del Rec, un rifugio a 2000 metri, gestito dalla sua famiglia in quel di Lles de Cerdanya. I suoi genitori, grandi appassionati di sport e di montagna, sin da bambino l'hanno coinvolto in parecchie ascensioni, anche in quota; a cinque anni Jornet i Burgada aveva già toccato i suoi primi tremila e quattromila. All'età di tredici anni ha iniziato a fare gare agonistiche di sci alpinismo, entrando nel CTEMC (Centro de Tecnificación de esquí de montaña), un centro di scialpinismo della Catalogna.
Come
molti altri scialpinisti (tra cui Agustí Roc, Manu Pérez o Toti Bes), in estate gareggia nelle corse
a piedi per prepararsi (da ottobre ad aprile) alla stagione invernale. Vive a Les Houches,
ai piedi del Monte Bianco;
in precedenza ha vissuto a Font-Romeu-Odeillo-Via, una stazione sciistica
a 1800 metri, dove si allenava e frequentava l'università di Scienze e tecniche
delle attività fisiche e sportive.
Con più
di 75000 voti a favore, Kílian Jornet è stato eletto dai lettori di National Geographic "Adventurer of the Year"
per il 2014.
Il 17 giugno del 2009 ha
battuto in 32h54' il record del percorso GR 20, che attraversa l'intera isola della Corsica, riducendo di quasi quattro ore il
record precedente detenuto dall'italiano Piero
Santucci.
Il GR 20 è considerato la via più dura
sulla lunga distanza in Europa, con circa
200 km e 12.000 metri di dislivello cumulativo.
Il 30 settembre del 2009 Kílian ha
superato un altro record; questa volta in Sierra
Nevada (Stati Uniti),
concludendo il Tahoe
Rim Trail, un percorso di 165 miglia (266 chilometri circa) intorno
al Lago Tahoe che attraversa gli Stati della California e del Nevada. Il precedente record di 45h38'
apparteneva a Tim
Twietmeyer: Kílian Jornet concluse il percorso in 38h32'.
Il 9 giugno 2010 Jornet i Burgada ha
portato a termine la traversata dei Pirenei in otto giorni e tre ore.
L'atleta spagnolo, partito da Cabo
Higuer sulle
rive dell'Atlantico con l'ausilio di un Gps e
un telefono, è arrivato al Mar Mediterraneo dopo una corsa lunga 830
chilometri e un totale di 40 000 metri di dislivello complessivo. Il
precedente record era intorno ai 15 giorni, mentre i normali escursionisti
percorrono questa distanza in non meno di un mese.
Il 28 settembre 2010 ha stabilito, in
7h14', il nuovo primato di velocità di salita e discesa del Kilimanjaro, detenuto dal 2004 dal tanzaniano Simon
M’Tuy in 8h27'. Partito da Umbwe Gate (1.651 metri), ha
raggiunto i 5.895 metri della cima in 5h23'50'’ abbassando di ben 50' il record
di sola salita fatto registrare dall'atleta kazako Andrej
Puchinin nel 2009,
mentre il tempo della discesa, al cancello di Mweka (dopo 41 km e 8.492 metri
di dislivello complessivo), è stato di 1h51': totale 7 ore e 14 minuti, che
hanno gli permesso di abbassare il precedente record del percorso di più di
un'ora.
Il 14 giugno 2011 ha impiegato 5 ore e
19 minuti per stabilire il nuovo record di salita e discesa del Monte Olimpo. L'atleta catalano è salito sulla
montagna degli dèi dell'antica Grecia percorrendo la via più diretta possibile,
tagliando numerose volte il sentiero e attraversando anche tratti di roccia
esposti. E dopo un errore di percorso, che gli ha fatto perdere 20 minuti
circa, Jornet ha deciso di scalare anche la terza cima dell'Olimpo (vetta
Stefani 2908 metri), oltre alle due principali (vetta Mitikas 2.918 metri e
vetta Skolio 2.912 metri) come da programma. In totale, il percorso misurava 44
chilometri per un dislivello complessivo di circa 6200 metri su terreno molto
tecnico.
Il 12 maggio 2013, a inizio stagione
agonistica, partecipa alla Transvulcania Ultramaratón vincendola e
stabilendo il nuovo record del percorso in 6h54'09''.
Il 2014 costituiisce per Kilian Jornet
una stagione agonistica densa di successi e primati. Il 27 e il 29 giugno si
aggiudica rispettivamente i titoli di campione del mondo Skyrunning nelle
specialità Vertical Kilometer e SkyMarathon, gare disputate a Chamonix.
Il 12 luglio 2014 partecipa alla Hardrock
100 nello stato del Colorado, una delle ultratrail più
impegnative nel panorama nordamericano, con 162 Km di percorso e 10000 metri di
dislivello. Jornet guadagna la vittoria e stabilisce il nuovo record della
corsa in 22h41'35''. Egualmente vince e stabilisce il primato della corsa al Trofeo
Kima, al Giir di
mont e alla Zegama-Aizkorri mendi maratoia.
L'11 ottobre conclude la Skyrunner World
Series a Limone sul Garda trionfando in tutte e
tre le specialità, la Sky, il Vertical Kilometer e l'Ultra.
Summits of my Life
A partire da giugno 2012 Kilian Jornet
ha dato vita a "Summits of my Life", un nuovo progetto
che lo vede impegnato nel tentativo di migliorare i record di salita e discesa
in autosufficienza di alcune fra le più note e alte montagne della Terra: Monte
Bianco, Cervino, Monte Elbrus, Aconcagua, Monte McKinley, Everest.
Purtroppo, durante la prima sfida, il Mont
Blanc Crossing, una traversata di due giorni dell'intero massiccio del Monte Bianco da Les Contamines
Montjoie, in Francia, a Champex,
in Svizzera, il 17 giugno il compagno Stéphane Brosse ha
perso la vita sull'Aiguille d'Argentière (3900 m),
precipitando per circa 600 metri dopo esser stato tradito da una cornice di
neve che ha ceduto sotto i suoi piedi.
Dopo un periodo trascorso negli Stati Uniti conclusosi con l'ennesimo
successo fatto registrare sul Grand Teton, dal Lupine Meadows
Trailhead alla vetta e ritorno per un totale di 12.5 miglia e 7,428
piedi in due ore e 54 minuti (il precedente record apparteneva aBryce
Thatcher in 3 ore e 6 minuti), Kilian Jornet è tornato sul Monte Bianco per compiere, questa volta,
la traversata Courmayeur-Chamonix, percorrendo in solitaria la via
Innominata in appena 8 ore 42 minuti e 57 secondi. Partito martedì 18
settembre 2012 alle 3:53 del mattino dalla chiesa di Courmayeur, alle 10:15 è giunto in cima ai
4810 metri del Tetto delle Alpi, per poi scendere in due ore e 19 minuti,
arrivando a Chamonix lungo la
Voie Royale.
L'11 luglio del 2013 Kílian Jornet,
sempre nell'ambito del progetto "Summits of my Life",
tenta l'impresa col Monte Bianco.
Partito alle 4:46 dalla chiesa di Chamonix (1037 metri di quota), raggiunge
la vetta (4808 metri di quota) in 3:33', per poi ridiscendere a Chamonix in
1:24', realizzando il tempo record di 4:57'40', circa 13 minuti in meno del
precedente, appartenente a Pierre
André Gobet. L'atleta era partito accompagnato da Mathéo
Jacquemoud, che però, a causa di un infortunio durante il tratto in
discesa, ha dovuto abbandonare.
Il 21 agosto 2013 ha stabilito il record
di salita e discesa del Cervino da Breuil-Cervinia, con il tempo di 2 ore, 52
minuti e 2 secondi. Jornet ha impiegato 1 ora, 56 minuti e 15 secondi per la
salita e circa 55 minuti per la discesa. Ha abbassato di 22 minuti il
precedente record di Bruno Brunod di
3 ore e 14 minuti, stabilito nell'agosto 1995.
Dopo aver rimandato l'impresa col monte Elbrus per avverse condizioni
meteorologiche, Il 7 giugno del 2014 Jornet stabilisce il record in solitaria
sul McKinley (6.194 m)
in 11:48' (tempo di ascensione: 9:45'), superando di ben 5h il precedente
record del 2013 detenuto da Ed
Warren in 16:46'.
Nel mese di dicembre dello stesso anno,
Kílian Jornet i Burgada affronta l'Aconcagua, la montagna nella cordigliera delle Ande argentine che coi suoi 6962 m.s.l.m. costituisce la vetta più alta
del continente americano. Dopo un primo tentativo andato a vuoto a causa del
vento che soffiava a 90 Km/h presso quota 6500, Jornet ritenta quattro giorni
dopo, il 23 dicembre 2014. Partito da Horcones, dove è situato l'ingresso del
Parco Nazionale di Aconcagua, il catalano raggiunge la vetta e ridiscende in un
tempo complessivo di 12h49', battendo quindi sia il record ufficiale del
portoghese Carlos Gómez, sia quello ufficioso dell'asturiano Jorge
Egocheaga.
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