È da un bel po' che non scrivevo. Ho staccato un po' la spina, rimesso in ordine le mie idee, mi sono nascosto nel silenzio.
Ogni tanto bisogna fare un passo di lato , far passare gli
altri, guardarsi intorno, riprendere fiato, per riassaporare quell'entusiasmo
che con il tempo si trasforma in abitudine.
IL mondo del trail è un mondo in crescita, un mondo in
movimento che pian piano si ingrandisce, si popola. Le gare segnano sempre di
più sold out, c'è grande richiesta e con la richiesta aumenta l'offerta.
La
scelta è ampia, non si rischia di restare senza, il trailers è un cannibale che
ha bisogno di gare, ne divora una dietro l'altra. È un popolo insaziabile, nutrito
dalla novità. I sentieri, si popolano , le montagne vengono percorse in tutte
le loro vie... il trail sta diventando una moda e la moda ha bisogno di numeri.
Inevitabilmente un mondo che acquista numeri perde in
genuinità. Perde quel suo lato famigliare, intimo che ci aveva abituato, ma non
sono certo qua a fare lo spocchioso, anche io sono un trailers dell'ultimo
momento, ma qualche considerazione mi va di farla.
Il famoso spirito trail tanto decantato esiste veramente?
Quelle regole non scritte valgono ancora? e sopratutto sono vere o solo di facciata? Quanti sono
disposti a fermarsi per soccorrere un concorrente rinunciando alla propria gara
o si limitano solamente a fare la domandina “tutto bene” in maniera frettolosa
senza aspettare risposta? Quanti corrono solo per il gusto di farlo, solo per affrontare
un bel viaggio condito, ma solo in parte, di un sano agonismo?
Quanti giudicano la gara dal punto di vista naturalistico e
non dal dislivello percorso?
Quante gare si trascinano stancamente verso un
chilometraggio anche quando non hanno più niente da dire? Quante cercano quel
montarozzo in più per aumentare il dislivello?
Dove sta la bellezza, nella corsa in natura o nel passaggio
pericoloso? È più importante l'impresa da sbattere sui social o il viaggio che
ti arricchisce di sensazione e riempie i tuoi occhi?
E in tutto questo io da che parte sono? Il mio andare tra i
monti è solo una sfida verso il mio ego o un appagare la mi a voglia di
avventura?
Di certo una cosa è sicura, il mondo del trail fa gola e
quando una cosa fa gola ....arrivano i golosi.
Grandi intenditori, allenatori e opinionisti, gente che
fino ieri vedeva questo mondo, come il
fratello povero della strada, ora si scopre grande
appassionato e reclama il suo posticino.
A questo punto sta a noi scegliere , il mondo intimo e
semplice del vecchio trail o quello tutto brillantini del nuovo trail, sperando
che tutto non si perda in una grande abbuffata....
Buone corse in salita e discesa
Massimiliano Tebaldi
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