venerdì 8 aprile 2016

RIFLESSIONI



È da un bel po' che non scrivevo. Ho staccato un po' la spina, rimesso in ordine le mie idee, mi sono nascosto nel silenzio.

Ogni tanto bisogna fare un passo di lato , far passare gli altri, guardarsi intorno, riprendere fiato, per riassaporare quell'entusiasmo che con il tempo si trasforma in abitudine.

IL mondo del trail è un mondo in crescita, un mondo in movimento che pian piano si ingrandisce, si popola. Le gare segnano sempre di più sold out, c'è grande richiesta e con la richiesta aumenta l'offerta.

La scelta è ampia, non si rischia di restare senza, il trailers è un cannibale che ha bisogno di gare, ne divora una dietro l'altra. È un popolo insaziabile, nutrito dalla novità. I sentieri, si popolano , le montagne vengono percorse in tutte le loro vie... il trail sta diventando una moda e la moda ha bisogno di numeri.

Inevitabilmente un mondo che acquista numeri perde in genuinità. Perde quel suo lato famigliare, intimo che ci aveva abituato, ma non sono certo qua a fare lo spocchioso, anche io sono un trailers dell'ultimo momento, ma qualche considerazione mi va di farla.

Il famoso spirito trail tanto decantato esiste veramente? Quelle regole non scritte valgono ancora?  e sopratutto sono vere o solo di facciata? Quanti sono disposti a fermarsi per soccorrere un concorrente rinunciando alla propria gara o si limitano solamente a fare la domandina “tutto bene” in maniera frettolosa senza aspettare risposta? Quanti corrono solo per il gusto di farlo, solo per affrontare un bel viaggio condito, ma solo in parte, di un sano agonismo?

Quanti giudicano la gara dal punto di vista naturalistico e non dal dislivello percorso?
Quante gare si trascinano stancamente verso un chilometraggio anche quando non hanno più niente da dire? Quante cercano quel montarozzo in più per aumentare il dislivello?

Dove sta la bellezza, nella corsa in natura o nel passaggio pericoloso?  È più importante l'impresa da sbattere sui social o il viaggio che ti arricchisce di sensazione e riempie i tuoi occhi?

E in tutto questo io da che parte sono? Il mio andare tra i monti è solo una sfida verso il mio ego o un appagare la mi a voglia di avventura?

Di certo una cosa è sicura, il mondo del trail fa gola e quando una cosa fa gola ....arrivano i golosi.

Grandi intenditori, allenatori e opinionisti, gente che fino ieri vedeva questo mondo, come il
fratello povero della strada, ora si scopre grande appassionato e reclama il suo posticino.

A questo punto sta a noi scegliere , il mondo intimo e semplice del vecchio trail o quello tutto brillantini del nuovo trail, sperando che tutto non si perda in una grande abbuffata....


Buone corse in salita e discesa




Massimiliano Tebaldi




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