Da coach io
ti dico che invece tu devi pensarci, eccome che ci devi pensare. Fare qualche
esercizio di respirazione ci sta, anzi è uno strumento molto efficace ma va
approfondito, va allenato e mai improvvisato seguendo ciò che fanno gli altri,
ciò che fanno gli atleti top semplicemente perchè l’hai letto su qualche blog o
sul loro profilo Facebook. Ciò che funziona per gli altri non è detto che
funzioni per te.
Ogni
percorso di allenamento mentale deve essere personalizzato sulle effettive
necessità dell’atleta, a prescindere dal suo stato di forma.
Nello sport,
nella corsa, su strada o nel trail, le gare sono certamente molto importanti,
sono il momento in cui puoi testare il tuo livello di forma confrontandoti con
atleti più forti di te e con il giudice più severo in assoluto, te stesso.
Detto questo
è indispensabile aggiungere che è nell’allenamento che si costruisce la
prestazione, la gara serve per dimostrarla. Questo vale da un punto di vista
fisico-tattico quanto mentale.
Ecco perchè
quando qualcuno mi scrive il giorno prima di una gara importante per chiedermi
il miracolo scaccia ansia, raramente rispondo con un esercizio. Se non ti
conosco, se non ho informazioni in merito ai tuoi punti di forza ed i tuoi
punti deboli, se non conosco il tuo attuale contesto sportivo come anche
privato e professionale non posso ne in 10 minuti ne in una sessione di mental
coaching offrirti la soluzione perfetta e svelarti il segreto. Il segreto non
c’è.
Ci sono le
tecniche che usano i campioni, sono tecniche da testare ma non sono segreti ne
tantomeno super poteri.
Tuttavia ci
sono certamente alcuni esercizi, che lavorano sulla consapevolezza, che possono
essere fatti anche in autonomia e che portano grandi vantaggi in termini di
gestione dello stress e livello della motivazione.
Uno di
questi è la definizione della performance migliore e della performance peggiore
in termini emotivi. Che c’entrano le emozioni
penserai tu?
Ebbene la FORZA MENTALE è l’insieme dei processi mentali,
emotivi, individuali e relazionali che accompagnano, rafforzano e migliorano la
prestazione sportiva sia in termini di valorizzazione dell’allenamento sia in
termini di ottimizzazione dei risultati dell’allenamento durante la gara.
Dunque ecco che il riconoscere lo stato emotivo ottimale, che ti ha permesso di
agire la tua performance migliore e lo stato emotivo disfunzionale, collegato
alla tua peggiore performance rafforza la tua consapevolezza e di conseguenza
la tua forza mentale.
Ecco
cosa ti propongo di fare. Ripensa alla tua migliore prestazione e a quella
peggiore. Data, luogo, risultato, indica tutti i dettagli relativi alla
competizione e alla performance di quel giorno.
Per le due
situazioni serve che tu identifichi almeno 5 emozioni positive e 5 emozioni
negative, disfunzionali. Ti offro alcuni esempi di emozioni positive: attivo,
energico, dinamico, rilassato, calmo, felice, fiducioso, coraggioso, veloce,
stimolato, forte. Emozioni negative possono essere: aggressivo, indeciso,
arrabbiato, ansioso, preoccupato, triste, insicuro, stanco, rigido.
Immagino che
per te non sia automatico individuare subito queste emozioni, ti chiedo di
pensarci molto bene e di essere totalmente sincero con te stesso.
Una volta
individuate sappiamo quali sono le emozioni che devi portarti con te ad una
gara e quali lasciare a casa. Come lo facciamo?
Partiamo con
un esercizio sul dialogo interno, ossia le affermazioni che fai a te stesso.
Immagino tu
ti sia sentito dire, prima di una gara importante, allo start e anche nei
giorni prima, “non ce la farò mai, non sono preparato, ci sono atleti più forti
di me, etc”.
E’
abbastanza comune ed è ovviamente del tutto disfunzionale per le tue emozioni e
per la tua performance.
Prima di una
gara importante, diciamo da qualche giorno prima, inizia a lavorare per 5
minuti al giorno sul tuo dialogo interno. Recupera la tue emozioni positive,
quelle che ti hanno permesso di conquistare la tua performance migliore e
ripeti a te stesso “il giorno della gara io voglio sentirmi rilassato (oppure
felice, attivo, energico etc). Se il giorno della gara mi sentirò ansioso io
saprò tornare ad essere attivo, energico etc.”
Questo è un
esercizio tanto semplice quanto efficace. I tuoi pensieri influenzano le tue
azioni.
Se pensi di
essere attivo, energico, calmo, dai un input al tuo cervello che di conseguenza
agirà sul tuo corpo.
Ora tocca a
te, mettiti alla prova e fammi sapere come va!
Fonte: InfinityRun
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