mercoledì 13 aprile 2016

COSE CHE NASCONO ALL'IMPROVVISO


Ci sono cose che nascono  all'improvviso, da una proposta azzardata e da delle risposte in tema con la proposta.
Nasce cosi il nostro fine settimana immerso nel trail. Alberto lancia il sasso e noi, io e Massimo, non solo lo raccogliamo....ma rilanciamo. Così dopo un giro stretto di mail ci ritroviamo iscritti al Bvg trail di sabato e alla 21 km della Traversata Colli Euganei di domenica.
Si riparte, si riprende da dove avevamo smesso, ritorniamo alle gare lunghe , alle gare che durano ore, alle gare che si misurano a doppia cifra.
Si ritorna ai silenzi e gli sbuffi della fatica, ai passaggi tra le rocce , alle discese tra funi e fango, al cuore che sale, alle gambe che arrancano, ai visi conosciuti in altre gare, al pasta party prima e dopo la competizione.
Si ritorna al lavoro dei volontari,  a quelle persone che raccontano la loro gara con gli occhi, con il sorriso, con i gesti.
Cosa mi rimane di questo fine settimana? Mi rimane la passione, mi rimane il racconto di chi ha tracciato il percorso, il suo modo di illustrare e raccontare  in anteprima  il tracciato.

Mi ricordo di Mario, nome di fantasia, il vero non lo ricordo , che al pasta party ci racconta cosa ci aspetta e di quella salita di mille metri che va su dritta in cielo in pochi chilometri e della discesa tra funi  subito dopo. Nel suo sguardo, nel suo viso, nei suoi occhi percepisci l'amore per  i l suo territorio, nel suo sorrisi la sua soddisfazione, ti rende partecipe del suo entusiasmo.

Mi rimane la festa a Villa di Teolo della domenica, il percorso famigliare ormai consumato dalle nostre scarpe. Mi rimane l'aria festosa del mini trail e i sorrisi degli amici.

Mi rimane molto, mi rimane il mio mondo.

L'intesa con i miei compagni d'avventura, il sorriso che accompagna il nostro andare, la vista sul lago, il Baldo innevato sopra le nostre teste, mi rimane la salita al Monte della Madonna e la palla del Monte Grande, la discesa del Groppetto che non finisci mai di maledirla, l'arrivo tra i sorrisi.

Mi rimane la gentilezza dei volontari, mi rimane l'immagine di quel festoso ristoro “abusivo”  creato da delle simpatiche signore con i loro dolci tutti colorati fatti in casa, mi rimango le penne degli alpini, il suono della tromba che ci accoglie al ristoro del 57 km al  BVG, la campana della penultima vetta, la discesa finale tra sassi che va giù cattiva, senza rispetto per le tue gambe oramai alla frutta.

Mi rimane l'intesa, lo sguardo, la passione dei miei compagni d'avventura, mi rimane tutto, ho tutto dentro di me..... e alla fine mi rimane il mio solito premio... una birra per favore.... per me e per i miei compagni di avventura.... ce la meritiamo

Alla prossima

Massimiliano Tebaldi


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