martedì 19 luglio 2016

19ª DOLOMITES SKYRACE 17 LUGLIO 2016



Oggi si va in scena nelle Dolomiti della Val di Fassa, forse una delle zone dove si raccolgono in pochissimo spazio le crode più belle ti tutto l’arco alpino.

La Dolomites Skayrace quest’anno è alla sua 19ª edizione, una gara che ormai ha segnato la storia delle Skayrace, gara ambitissima tanto da segnare il sold-out poche ore dopo l’apertura delle iscrizioni. Potevamo mancare all’appuntamento….. sicuramente no!!!

Canazei alle 7.30 di mattina è ancora addormentata ma in piazza Marconi fervono i preparativi per la partenza della gara, prevista per le 8.30. La giornata si preannuncia fantastica, cielo azzurro limpidissimo, temperatura “croccante” ideale per correre, soprattutto in salita.

Man mano che passa il tempo gli atleti iniziano ad ammassarsi in piazza… Io e Massi siamo come due pesci fuori dall’acqua, sicuramente questo tipo di gare non rientrano nei nostri programmi usuali, ma quest’anno, come diversivo, abbiamo programmato qualche gara corta e veloce, tanto per non essere monotoni!!!

Guardandoci intorno vediamo parecchi “cavalli di razza” ma anche molti come noi che vogliono solo godersi la gara e il paesaggio che, vista la giornata splendida e le cime che ci circondano, sarà sicuramente spettacolare!!!

Entriamo nei cancelli, siamo proprio in tanti, circa 1000 atleti, cerchiamo di portarci un po’ avanti, non tanto perché abbiamo ambizioni di podio ma perché non vogliamo trovarci imbottigliati nel primo tratto che è abbastanza stretto.

Questa gara ha uno sviluppo molto semplice, si va in salita continua, più o meno ripida, per 10 Km, cioè dalla piazza di Canazei a 1400 m ca. fino a Capanna Fassa sulla cima del Piz Boè a 3152 m….. poi si inizia a scendere per 13 Km su terreno molto tecnico e ripido fino a ca. 5 Km da Canazei dove si chiude su sentiero e strada forestale.

Lo speaker inizia il conto alla rovescia, sulle nostre teste l’elicottero riprende la partenza di questa 19ª DOLOMITES SKYRACE, siamo pronti, siamo carichi, siamo decisi ad andare a prenderci la nostra vetta, il Piz Boè, Capanna Fassa la in alto…..

Vià!!! La partenza è velocissima, in breve mi ritrovo in mezzo ad un’orda di atleti che sfrecciano da tutte le parti, anzi mi superano da tutte le parti.
Cerco di tenere il passo ma in breve mi accorgo di essere completamente fuori soglia!!! Vorrei tenere l’andatura ma le mie gambe e soprattutto i miei polmoni mandano segnali inequivocabili, o rallenti o schiatti, ma schiatti di brutto!!! Non voglio rallentare troppo, ma la strada si fa sempre più ripida e devo per forza mollare un po’.
Lasciato l’asfalto riprendo il mio ritmo usuale, cerco di rimanere concentrato sullo sforzo, sulla fatica.

Saliamo lungo la pista da sci che da Canazei porta al Passo Pordoi, pista che alterna tratti ripidi a “muretti” molto ripidi….. in mezzo ai pini che ci circondano ogni tanto appare la sagoma del Boè che si staglia su un cielo azzurro come non mai.

Si sale velocissimi, il ritmo è alto, il fiato è sempre corto, spingo con le mani sulle ginocchia per cercare di aiutare un po’ le gambe, inizio ad intravedere il Passo e la, leggermente a sinistra, ancora un po’ nascosto dallo spigolo della parete, il canalone che porta alla Forcella Pordoi…… un ghiaione che sale incastonato tra due pareti di roccia ripidissime, segnato al centro da una linea a zig zag che evidenzia la via di salita.

Il piazzale del Passo Pordoi e il ristoro mi danno un po’ di tregua, cerco di rifiatare per poi spararmi di nuovo in salita su per il ghiaione.
Il sentiero, dopo un breve tratto iniziale in falsopiano, va su ripidissimo…… cerco il mio limite, oggi non voglio risparmiare niente, vorrei aumentare l’andatura ma la verticalità del terreno me lo impedisce….. in breve siamo praticamente sotto alla forcella, un tunnel scavato dai volontari nella neve segna l’arrivo al secondo ristoro…. Cerco di rifiatare di nuovo e riparto subito, voglio andarmi a prendere la cima, voglio godermi il tratto più bello della gara, l’ultima salita per raggiungere Capanna Fassa, l’ultimo tratto di roccette da arrampicare dun fiato, con il cuore in gola, una vera goduria!!!


Finalmente ecco la cima, intorno tutte le vette sono più basse, a parte una….. Lei….. La Regina delle Dolomiti….. la Marmolada, che si vede in lontananza con il suo ghiacciaio……. uno spettacolo!!!
Bene adesso però bisogna scendere…… adesso viene il bello, con questa discesa interminabile che ti riporta al punto da dove sei partito. Le gambe sono praticamente di gomma, scendo lentamente, devo riprendere un po’ di scioltezza dopo la lunga salita.

Man mano che diminuisce la quota le gambe riprendono tonicità, inizia la danza, si inizia a saltare da una parte all’altra cercando l’appoggio la in mezzo a una distesa di rocce dove il sentiero, a volte solo traccia, ti conduce sempre più in basso verso l’arrivo a Canazei.

Il sole batte, man mano che perdo quota fa sempre più caldo, il terreno adesso permette di scivolare veloci sul fondo del sentiero nel bosco….. ci siamo ecco la forestale, adesso bisogna allungare il passo, bisogna lasciare andare le gambe…… sono da un po’ assieme ad una ragazza che mi precede di poco….. la raggiungo, ormai siamo sull’asfalto, vedo che lei mi guarda con la coda dell’occhio….. resto qualche passo dietro e incitandoci a vicenda imbocchiamo il viale transennato con il tappeto rosso che porta all’arrivo…. Rallento un attimo e la lascio andare in modo che possa godersi il suo arrivo…. Finita!!!

Gara fantastica, ambiente da sogno, organizzazione da paura…. anche le SkayRace hanno il loro fascino….

Con Massi ci dirigiamo al parcheggio e verso una meritata birra gelata!!!

Vuoi vedere che si è riaccesa la mia vecchia fiamma per queste gare… ma chissà!!!

Stay tuned


M. Marini



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