La ritenzione idrica è un problema che affligge non solo le donne ma anche diversi uomini,anche se sportivi.
Un accumulo di acqua
nell’interstizio genera peso
aggiuntivo, malessere
generale e, per
lo sportivo, un’errata e meno efficiente
azione di corsa. Il runner infatti vivrà la sua
ritenzione come un “carico da portare addosso” per l’intera gara e un notevole
danno dal punto di vista della prestazione.
A volte per capire se
si soffre di ritenzione idrica basta pesarsi a distanza di pochi giorni: se
avremo aumentato 3 kg nell’arco di 2 giorni (senza introduzione di cibo
supplementare) la colpa potrebbe essere un accumulo di liquidi extracellulari,
una reazione fisiologica che può essere indotta daeccessivo consumo di sale, errori alimentari o squilibri
ormonali.
Senza saperlo
introduciamo spesso molto sale nel nostro organismo (e non parliamo solo del
sale unito all’acqua di bollitura della pasta). Quasi sempre il sale è nascosto
nei prodotti da forno (pane, grissini, biscotti), ma anche nello scatolame,
affettati, formaggi.
Un etto di pane
contiene 3-4 g di sale, 100 g di prosciutto crudo ne contengono addirittura 5
g. Evitare il consumo di questi cibi per alcuni giorni aumenterà il flusso
urinario.
Ridurre il sale è una buona norma per
sgonfiare le gambe arrivando a sera più
leggeri per praticare attività fisica. La stagione estiva inoltre ci sarà
d’aiuto perché a tutti piace stare all’aria aperta in questo mese dalla
temperatura mite.
Una corsa a passo
lento permette di avere gambe toniche e una dieta povera di sale si rivelerà di
grande aiuto.
Anche una miscela di
minerali composta da magnesio, potassio, cobalto, manganese e zinco può
rivelarsi efficiente per ridurre la ritenzione idrica. Questi minerali sono
utili per la salute delle vene svolgendo un’azione contro la ritenzione di
sodio e di conseguenza contro l’accumulo di liquidi.
Come dicevo
all’inizio la ritenzionecolpisce uomini e donne
indistintamente. Nella
donna si localizza spesso a livello delle cosce ed è classica nei giorni
precedenti il ciclo a causa di una modifica nell’equilibrio tra progesterone ed
estrogeni.
Non è solo il sale a
far trattenere i liquidi: il passaggio di acqua ai tessuti interstiziali può
essere legato anche alla presenza di tossine che il corpo cerca di “annacquare”
per ridurre il potenziale tossico. Il cattivo funzionamento del rene o del
fegato può generare accumulo di metaboliti tossici. Questi metaboliti
trattengono l’acqua proprio come il sale, generando dunque edema, ritenzione e
cellulite.
RITENZIONE IDRICA
NEGLI ATLETI
Se bevessimo 15 litri
di acqua tutti in una volta, il nostro corpo ne tratterrebbe solo 2 o 3,
corrispondenti al suo setpoint (punti di regolazione automatici che si sono
strutturati nel corso della nostra evoluzione all’interno del nostro cervello e
precisamente nell’ipotalamo), ed eliminerebbe tutti gli altri attraverso le
urine. Il setpoint può essere “sregolato” dal consumo costante di condimenti
salati, formaggi, pizze e patatine fritte.
Nel caso di un atleta il setpoint sregolato si
traduce in quasi 4 litri di acqua trattenuti, che indubbiamente andranno ad
appesantire la prestazione. In poche parole
pensate a dover fare una gara con uno zaino di 4 kg da portarvi sulle spalle.
Può essere utile
effettuare un esame specifico detto bioimpedenziometria,
che misura con precisione la composizione corporea di acqua, muscolo e grasso.
Se l’esito metterà in evidenza una presenza eccessiva di acqua sarà importante
procedere con una corretta anamnesi alimentare. Se a questo si aggiungono in
contemporanea edemi, asma, riniti, gonfiori intestinali, bisognerà procedere
anche ad un controllo per verificare eventuali intolleranze alimentari.
Chi beve alcolici o assume frequentemente farmaci potrebbe avere problemi
epatici ed infine chi presenterà elevati valori di creatina con GFR ridotto
potrebbe avere problemi di insufficienza renale.
ESISTE UN LEGAME FRA
CELLULITE E RITENZIONE IDRICA?
La cellulite è una patologia delle cellule
presente negli strati profondi della pelle.
Le cellule presenti,
per lavorare correttamente, devono poter “respirare”. Quando l’accumulo di
acqua extracellulare le soffoca, le condanna all’ipossia. Le cellule soffrono e
producono un rivestimento fibroso che genera la classica pelle a “buccia
d’arancia”.
Come già detto le
cause della ritenzione sono legate all’accumulo di sale e tossine, quindi
rimuovendole la cellulite può ridursi fino a scomparire.
FARMACI E RITENZIONE
I cortisonici generano ritenzione idrica poiché
aumentano la ritenzione di sodio a livello renale. La pillola anticoncezionale genera per tutto il mese quella
ritenzione naturale dei giorni vicino alla mestruazione, poiché altera
l’equilibrio fra estrogeni e progesterone. Anche diversi antidepressivi creano rallentamento metabolico,
accumulo di grasso e ritenzione idrica per contrastare le citochine
infiammatorie.
Anche il più banale antidolorifico è in grado di aumentare la ritenzione
a causa dell’effetto di intossicazione epatica che comporta un accumulo di
metaboliti tossici, che l’organismo va a stivare nel tessuto interstiziale con
conseguente richiamo d’acqua.
Fonte: InfinityRun
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