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martedì 7 giugno 2016

RITENZIONE IDRICA


La ritenzione idrica è un problema che affligge non solo le donne ma anche diversi uomini,anche se sportivi.

Un accumulo di acqua nell’interstizio genera peso aggiuntivo, malessere generale e, per lo sportivo, un’errata e meno efficiente  azione di corsa. Il runner infatti vivrà la sua ritenzione come un “carico da portare addosso” per l’intera gara e un notevole danno dal punto di vista della prestazione.


A volte per capire se si soffre di ritenzione idrica basta pesarsi a distanza di pochi giorni: se avremo aumentato 3 kg nell’arco di 2 giorni (senza introduzione di cibo supplementare) la colpa potrebbe essere un accumulo di liquidi extracellulari, una reazione fisiologica che può essere indotta daeccessivo consumo di sale, errori alimentari o squilibri ormonali.








Senza saperlo introduciamo spesso molto sale nel nostro organismo (e non parliamo solo del sale unito all’acqua di bollitura della pasta). Quasi sempre il sale è nascosto nei prodotti da forno (pane, grissini, biscotti), ma anche nello scatolame, affettati, formaggi.


Un etto di pane contiene 3-4 g di sale, 100 g di prosciutto crudo ne contengono addirittura 5 g. Evitare il consumo di questi cibi per alcuni giorni aumenterà il flusso urinario.


Ridurre il sale è una buona norma per sgonfiare le gambe arrivando a sera più leggeri per praticare attività fisica. La stagione estiva inoltre ci sarà d’aiuto perché a tutti piace stare all’aria aperta in questo mese dalla temperatura mite.


Una corsa a passo lento permette di avere gambe toniche e una dieta povera di sale si rivelerà di grande aiuto.

Anche una miscela di minerali composta da magnesio, potassio, cobalto, manganese e zinco può rivelarsi efficiente per ridurre la ritenzione idrica. Questi minerali sono utili per la salute delle vene svolgendo un’azione contro la ritenzione di sodio e di conseguenza contro l’accumulo di liquidi.




Come dicevo all’inizio la ritenzionecolpisce uomini e donne indistintamente. Nella donna si localizza spesso a livello delle cosce ed è classica nei giorni precedenti il ciclo a causa di una modifica nell’equilibrio tra progesterone ed estrogeni.

Non è solo il sale a far trattenere i liquidi: il passaggio di acqua ai tessuti interstiziali può essere legato anche alla presenza di tossine che il corpo cerca di “annacquare” per ridurre il potenziale tossico. Il cattivo funzionamento del rene o del fegato può generare accumulo di metaboliti tossici. Questi metaboliti trattengono l’acqua proprio come il sale, generando dunque edema, ritenzione e cellulite.


RITENZIONE IDRICA NEGLI ATLETI

Se bevessimo 15 litri di acqua tutti in una volta, il nostro corpo ne tratterrebbe solo 2 o 3, corrispondenti al suo setpoint (punti di regolazione automatici che si sono strutturati nel corso della nostra evoluzione all’interno del nostro cervello e precisamente nell’ipotalamo), ed eliminerebbe tutti gli altri attraverso le urine. Il setpoint può essere “sregolato” dal consumo costante di condimenti salati, formaggi, pizze e patatine fritte.


Nel caso di un atleta il setpoint sregolato si traduce in quasi 4 litri di acqua trattenuti, che indubbiamente andranno ad appesantire la prestazione. In poche parole pensate a dover fare una gara con uno zaino di 4 kg da portarvi sulle spalle.

Può essere utile effettuare un esame specifico detto bioimpedenziometria, che misura con precisione la composizione corporea di acqua, muscolo e grasso. Se l’esito metterà in evidenza una presenza eccessiva di acqua sarà importante procedere con una corretta anamnesi alimentare. Se a questo si aggiungono in contemporanea edemi, asma, riniti, gonfiori intestinali, bisognerà procedere anche ad un controllo  per verificare eventuali intolleranze alimentari. Chi beve alcolici o assume frequentemente farmaci potrebbe avere problemi epatici ed infine chi presenterà elevati valori di creatina con GFR ridotto potrebbe avere problemi di insufficienza renale.

ESISTE UN LEGAME FRA CELLULITE E RITENZIONE IDRICA?

La cellulite è una patologia delle cellule presente negli strati profondi della pelle.

Le cellule presenti, per lavorare correttamente, devono poter “respirare”. Quando l’accumulo di acqua extracellulare le soffoca, le condanna all’ipossia. Le cellule soffrono e producono un rivestimento fibroso che genera la classica pelle a “buccia d’arancia”.


Come già detto le cause della ritenzione sono legate all’accumulo di sale e tossine, quindi rimuovendole la cellulite può ridursi fino a scomparire.

FARMACI E RITENZIONE

I cortisonici generano ritenzione idrica poiché aumentano la ritenzione di sodio a livello renale. La pillola anticoncezionale genera per tutto il mese quella ritenzione naturale dei giorni vicino alla mestruazione, poiché altera l’equilibrio fra estrogeni e progesterone. Anche diversi antidepressivi creano rallentamento metabolico, accumulo di grasso e ritenzione idrica per contrastare le citochine infiammatorie.

Anche il più banale antidolorifico è in grado di aumentare la ritenzione a causa dell’effetto di intossicazione epatica che comporta un accumulo di metaboliti tossici, che l’organismo va a stivare nel tessuto interstiziale con conseguente richiamo d’acqua.





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