Dieci giorni fa girovagando per i vari siti specializzati nel mondo del trail, mi sono imbattuto in questa nuova gara, l’ERT Rommel Trail.
Quest’anno
si corre l’edizione 0. Vado a leggere velocemente le informazioni sul percorso
e, da appassionato del 1° Conflitto Mondiale, mi ritrovo davanti una gara
commemorativa gli eventi bellici che hanno visto il famoso Generale Rommel, la
Volpe del Deserto, allora tenente dell’esercito Germanico, scendere con la
rotta di Caporetto verso Longarone attraversando la pedemontana della provincia
di Pordenone.
L’iscrizione
è scattata immediatamente, anche perché la gara si svolge per la maggior parte
di notte, cosa che amo particolarmente.
Giro
di mail velocissimo con gli amici per vedere se trovo qualche compagno disposto
a condividere questa pazzia dell’ultimo minuto ma, qualcuno perché non ama
particolarmente l’ambiente carsico, altri perchè fermi ai box, altri ancora perché
reduci da una recente corsetta in Valle D’Aosta, mi presento al via solo
soletto.
La
partenza è molto suggestiva, siamo raccolti in poco più di 120 trailers nel
piazzale del castello Cecconi a Vito D’Asio. La facciata del castello
illuminata crea una atmosfera particolare. Poco prima di mezzanotte, ora prevista
per la partenza della gara, un “figurante” in divisa da Bersagliere del Regio
Esercito Italiano suona il silenzio con la tromba…. devo essere sincero ma la
commozione è stata tale che è scesa pure la lacrimuccia.
A
mezzanotte in punto lo sparo da il via a questa nuova avventura. Velocemente si
esce dalla piazza del Castello e inizia subito la salita nel bosco. Il percorso
è segnalato in modo precisissimo, le bandierine gialle fluorescenti sono
fittissime, impossibile sbagliare strada.
Il
ritmo è subito elevato, il percorso non presenta particolari difficoltà, il
fondo è quasi sempre scorrevole e in continuo saliscendi, quindi preso
dall’euforia della partenza esagero sull’andatura… ma va bene così, male che
vada ho tutto il tempo per rallentare.
Il
percorso è fantastico, in breve raggiungiamo un cimitero militare, sul posto ci
attende un gruppo di giovani del posto, che in segno di rispetto verso i Caduti
delle varie nazionalità che hanno combattuto in quei luoghi durante il 1° Conflitto
Mondiale, ci porgono un fiore da depositare sul cancello di ingresso!!!
Il
percorso continua veloce, fino ad ora non abbiamo affrontato salite particolari
però, anche se non sono un grande "fans" dei percorsi veloci,
l’atmosfera che si respira è molto particolare e quindi i chilometri passano
via veloci senza faticare particolarmente.
La
gara è molto sentita dagli abitanti dei vari paesi che andiamo ad attraversare,
tanto da aspettarci alzati per incitare il nostro passaggio anche alle 3 di
notte!!!
La
fatica comincia a salire lentamente con l’aumentare dei chilometri e il
dislivello, però si va avanti. Ormai ho raggiunto la base dell’unica vera
salita di tutto il percorso, la strada disegnata e costruita dagli Alpini nel
1911, scolpita come un solco sulla costa della montagna sale continua per
raggiungere la Forcella Clautana, porta di accesso al sottostante paese di
Claut dove è previsto l’arrivo di questo viaggio meraviglioso!!!
La
salita è molto lunga, 8 Km per innalzarsi di ca. 900 m di dislivello. La strada
sale con pendenza costante, infatti è stata creata appositamente per essere
percorsa con i muli e con tutti gli equipaggiamenti e armamenti vari al
seguito.
Mentre salgo il mio pensiero va a quei poveri militari che all’epoca hanno salito e ridisceso più volte la forcella da ambo i lati e, di sicuro, non con il vestiario iper tecnico e gli zaini ultra leggeri che usiamo adesso…. Altro che noi trailer fighetti che prendiamo i gel per recuperare le forze!!!
Mentre salgo il mio pensiero va a quei poveri militari che all’epoca hanno salito e ridisceso più volte la forcella da ambo i lati e, di sicuro, non con il vestiario iper tecnico e gli zaini ultra leggeri che usiamo adesso…. Altro che noi trailer fighetti che prendiamo i gel per recuperare le forze!!!
Arrivo
in forcella, sembra quasi di affacciarsi alla finestra, dall’altra parte si
apre la vallata che porta al paese di Claut. Adesso mi aspetta l’ultimo sforzo,
una simpaticissima discesa di 14 chilometri con, alla fine, quasi 6 chilometri
di asfalto, vero toccasana per caviglie e ginocchia... ma essendo che sono
venuto qua per testare questa edizione 0 di un trail che fino ad ora mi ha
veramente entusiasmato, mi butto a capofitto, o quasi, giù per il sentiero.
Circa
un’ora e mezza dopo sono all’arrivo, taglio il traguardo…. Una signora
gentilissima mi viene incontro per mettermi al collo una bella medaglia in
legno fatta a amano.
Cosa
posso aggiungere, l’organizzazione è stata fantastica, curata nei minimi
dettagli, segno che gli Organizzatori volevano dimostrare la Loro competenza
anche in questo test…. e ci sono riusciti in pieno!!!
Il
percorso si è dimostrato molto suggestivo, anche se troppo veloce per i miei
gusti, però credo che l’anno prossimo all’edizione Ufficiale sarò di nuovo
presente.
Amatori Atletica Chirignago
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