lunedì 3 ottobre 2016

ERT ROMMEL TRAIL – VITO D’ASIO (PN) 01/10/2016


Dieci giorni fa girovagando per i vari siti specializzati nel mondo del trail, mi sono imbattuto in questa nuova gara, l’ERT Rommel Trail.
Quest’anno si corre l’edizione 0. Vado a leggere velocemente le informazioni sul percorso e, da appassionato del 1° Conflitto Mondiale, mi ritrovo davanti una gara commemorativa gli eventi bellici che hanno visto il famoso Generale Rommel, la Volpe del Deserto, allora tenente dell’esercito Germanico, scendere con la rotta di Caporetto verso Longarone attraversando la pedemontana della provincia di Pordenone.
L’iscrizione è scattata immediatamente, anche perché la gara si svolge per la maggior parte di notte, cosa che amo particolarmente.
Giro di mail velocissimo con gli amici per vedere se trovo qualche compagno disposto a condividere questa pazzia dell’ultimo minuto ma, qualcuno perché non ama particolarmente l’ambiente carsico, altri perchè fermi ai box, altri ancora perché reduci da una recente corsetta in Valle D’Aosta, mi presento al via solo soletto.

La partenza è molto suggestiva, siamo raccolti in poco più di 120 trailers nel piazzale del castello Cecconi a Vito D’Asio. La facciata del castello illuminata crea una atmosfera particolare. Poco prima di mezzanotte, ora prevista per la partenza della gara, un “figurante” in divisa da Bersagliere del Regio Esercito Italiano suona il silenzio con la tromba…. devo essere sincero ma la commozione è stata tale che è scesa pure la lacrimuccia.
A mezzanotte in punto lo sparo da il via a questa nuova avventura. Velocemente si esce dalla piazza del Castello e inizia subito la salita nel bosco. Il percorso è segnalato in modo precisissimo, le bandierine gialle fluorescenti sono fittissime, impossibile sbagliare strada.
Il ritmo è subito elevato, il percorso non presenta particolari difficoltà, il fondo è quasi sempre scorrevole e in continuo saliscendi, quindi preso dall’euforia della partenza esagero sull’andatura… ma va bene così, male che vada ho tutto il tempo per rallentare.

Il percorso è fantastico, in breve raggiungiamo un cimitero militare, sul posto ci attende un gruppo di giovani del posto, che in segno di rispetto verso i Caduti delle varie nazionalità che hanno combattuto in quei luoghi durante il 1° Conflitto Mondiale, ci porgono un fiore da depositare sul cancello di ingresso!!!
Il percorso continua veloce, fino ad ora non abbiamo affrontato salite particolari però, anche se non sono un grande "fans" dei percorsi veloci, l’atmosfera che si respira è molto particolare e quindi i chilometri passano via veloci senza faticare particolarmente.

La gara è molto sentita dagli abitanti dei vari paesi che andiamo ad attraversare, tanto da aspettarci alzati per incitare il nostro passaggio anche alle 3 di notte!!!
La fatica comincia a salire lentamente con l’aumentare dei chilometri e il dislivello, però si va avanti. Ormai ho raggiunto la base dell’unica vera salita di tutto il percorso, la strada disegnata e costruita dagli Alpini nel 1911, scolpita come un solco sulla costa della montagna sale continua per raggiungere la Forcella Clautana, porta di accesso al sottostante paese di Claut dove è previsto l’arrivo di questo viaggio meraviglioso!!!


La salita è molto lunga, 8 Km per innalzarsi di ca. 900 m di dislivello. La strada sale con pendenza costante, infatti è stata creata appositamente per essere percorsa con i muli e con tutti gli equipaggiamenti e armamenti vari al seguito.

Mentre salgo il mio pensiero va a quei poveri militari che all’epoca hanno salito e ridisceso più volte la forcella da ambo i lati e, di sicuro, non con il vestiario iper tecnico e gli zaini ultra leggeri che usiamo adesso…. Altro che noi trailer fighetti che prendiamo i gel per recuperare le forze!!!
Arrivo in forcella, sembra quasi di affacciarsi alla finestra, dall’altra parte si apre la vallata che porta al paese di Claut. Adesso mi aspetta l’ultimo sforzo, una simpaticissima discesa di 14 chilometri con, alla fine, quasi 6 chilometri di asfalto, vero toccasana per caviglie e ginocchia... ma essendo che sono venuto qua per testare questa edizione 0 di un trail che fino ad ora mi ha veramente entusiasmato, mi butto a capofitto, o quasi, giù per il sentiero.
Circa un’ora e mezza dopo sono all’arrivo, taglio il traguardo…. Una signora gentilissima mi viene incontro per mettermi al collo una bella medaglia in legno fatta a amano.
Cosa posso aggiungere, l’organizzazione è stata fantastica, curata nei minimi dettagli, segno che gli Organizzatori volevano dimostrare la Loro competenza anche in questo test…. e ci sono riusciti in pieno!!!
Il percorso si è dimostrato molto suggestivo, anche se troppo veloce per i miei gusti, però credo che l’anno prossimo all’edizione Ufficiale sarò di nuovo presente.


Massimo Marini
Amatori Atletica Chirignago


Nessun commento:

Posta un commento