Prima che iniziate a leggere questo articolo pubblicato sul portale Trailrunning.it, volevo fare solo una riflessione.
Quando si va in montagna per qualsiasi motivo, per una gara di trail, per un trekking, per una ascensione alpinistica, per una gita di scialpinismo, dobbiamo sempre considerare l'imprevisto che possa metterci in difficoltà.
Detto questo sarebbe auspicabile che nel nostro sport ogni'uno mettesse al primo posto la propria sicurezza.
Il materiale adeguato necessario per affrontare condizioni meteo sfavorevoli in montagna dovrebbe essere sempre nel nostro zaino, senza che qualcuno lo debba imporre nel regolamento della gara.
Salire a tremila metri in pantaloncini corti e canottiera sicuramente fa molto "fico" e molto skayrunner, ma pensate se cambia improvvisamente il meteo, e posso assicurarvi che in alta montagna questo succede spesso, oppure vi slogate una caviglia e il recupero diviene difficoltoso e lungo perchè ci troviamo in una zona particolarmente impervia e poco accessibile ai soccorsi.... come la mettiamo!!!
Forse vale la pena meditare bene sulla questione e non pensare sempre di affidarci all'organizzazione, i primi a dover essere responsabili della nostra incolumità siamo noi stessi!!!
Marini Massimo
Amatori Atletica Chirignago
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Quando si parla di sicurezza nelle gare di trail, si
aprono veramente dei dibattiti molto accesi. Ma chi per primo dovrebbe
garantire la sicurezza nelle manifestazioni sportive ? Chi ha veramente la
responsabilità in certi eventi, sia sportivi e non ?
Abbiamo già trattato sul nostro portale questo
argomento [qui],
cercando di rendervi edotti su alcune dinamiche che disciplinano le eventuali
responsabilità e in Italia sono tantissime per un organizzatore, non c’è
manleva che tenga.
Però vorrei affrontarla dall’altro punto di vista,
cioè quella del partecipante di un evento trail. Vi è mai capitato di
chiedervi se il trailrunning sia veramente una disciplina estrema e come tale
nasconda delle insidie di vario tipo?
Che percezione avete del pericolo? Molti sfidano
crinali ad altissima quota senza problemi, altri potrebbero trovarsi in
difficoltà nell’attraversare un ponte. Quindi come natura umana ci
insegna, abbiamo davanti moltissime variabili di approccio.
Sappiamo che il trailrunning non è propriamente una
disciplina a rischio zero, dei pericoli ci sono eccome, come per
esempio nel transitare in punti esposti, affrontare una tempesta magari di
notte, oppure correre per molti chilometri sotto un intensa nevicata, oppure
ancora, attraversare un deserto ad altissima temperatura, senza contare il
fondo sconnesso, con possibilità d’inciampo rischiando di procurarsi
distorsioni o addirittura fratture.
Beh letto così non è che ci stia facendo una grande
pubblicità al movimento…ma vi siete mai chiesti fino a che punto siete
disposti a spingervi, fino a quanto il vostro spirito trail vi possa
portare “oltre” ?
Il fascino del rischio è insito in noi, è un bisogno
ancestrale, dove la dinamica della prova sfidante ci infonde gratificazione, è
un continuo mettersi alla prova per capire se esistiamo veramente, o per avere
sempre delle conferme.
Bisognerebbe capire se tutto ciò sia ben chiaro
! Lanciandosi in avventure di trail, non si può dare tutto
per scontato, le difficoltà sono moltissime e bisogna essere in grado di
gestirle, sempre e comunque ed in ogni situazione, partendo dal presupposto che
non ritroveremo le comodità della vita quotidiana e neppure le sicurezze delle
nostre case, qui bisogna rendersi conto che tutto ciò che facciamo è perchè lo
vogliamo e lo stiamo cercando, l’organizzatore non ha colpe sulla nostra inesperienza
o negligenza.
Lasciamoci pure affascinare da lunghe distanze, ma
partiamo con un bagaglio di esperienze maturato in manifestazioni così dette
“minori” che di “minore” non hanno nulla, è solo una questione di km, anche il
un mini trail è potenzialmente pericoloso.
Assunzione delle responsabilità e del rischio, non
facciamo ricadere su altri la nostra inesperienza. Sappiamo benissimo che il
trail comporta dei rischi, come del resto gli organizzatori devono avere il
coraggio di sospendere la gara se non esistono più le condizioni meteo per
continuarla… tutto quello che rimane è puro divertimento !
Andrea Fergola
Istruttore Tecnico Trail Running, responsabile portale trailrunning.it
Fonte: Trailrunning.it
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