TEST MATERIALI: VIBRAM FIVE FINGERS SPEED BLACK WHITE BLACK
Arrivati
a Livigno dopo quattro ore di viaggio in moto ci siamo riposati e rinfrescati
(anche perchè erano le 13:30 e i negozi erano ancora chiusi) dopodichè a
capofitto alla ricerca dei rivenditori Five Fingers che
a Brescia sono solo fantascienza.
Al
primo negozio ci fermiamo, entriamo e alla mia fatidica parola “Fivefingers” la
commessa ci indica subito la via per il piano inferiore dove c’era una
buona scelta dei modelli più recenti diVibram.
Dopo
una rapida occhiata scelgo subito le Speed in
versione nera e comincio la mia avventura nel calzarle. In effetti la prima
volta che le calzi sono un pò “scorbutiche” per la difficolta nell’
infilare le dita nei singoli alloggi, difficoltà che è subito svanita
nelle volte successive.
La
prima sensazione è splendida: ti senti con le ali ai piedi sia per il peso che
è veramente irrisorio che per la sensazione di libertà che ti trasmette
questa scarpa,infatti non solo le dita risultano libere ma la flessibilità
della suola e l’ assenza di intersuola e qualunque altro impedimento
permettono di muoversi quasi come da scalzi.
Giorno
1 – Una giornata con le Five Fingers
Un
giorno di riposo e rieccomi con ai piedi i miei due “guantini”. Come da
istruzioni ricevute da chi già le ha e le usa ho deciso di prenderci il
piede un pò alla volta per evitare infortuni da principiante così ho
cominciato andando al lavoro con le ff.Qualche breve camminata e stare in
pedi e a fine giornata ho sentito una leggera sensazione di sforzo ai polpacci
che si è subito risolta con una bella dormita e così anche per i due
giorni successivi. Da segnalare che da un punto di vista puramente
estetico si sono fatte notare a fatica forse per il modello che ho scelto
(Speed nere) molto simile alla linea di una scarpa comune.
Giorno
2 – Di corsa
Finalmente
la prova del nove: parto molto lentamente un pò per paura un pò per
devozione e piano piano comincio a scaldarmi. Sento i muscoli dei
polpacci che cominciano a “tirare” ma questa sensazione è inizialmente
velata dal piacere di sentire il piede che “fa il suo lavoro”,un
piacevole appoggio morbido sull’ asfalto quasi come camminare in punta di
piedi (anche se non ero in punta di piedi) per non far sentire i propri passi.
Immerso
nel puro piacere a un certo punto mi risveglio e mi accorgo che era troppo
tardi: 20 minuti di corsa e ancora 2km mi separavano da casa, avevo già
esagerato, in effetti il ritorno ha comiciato piano piano a rivelarsi un
piccolo calvario ma soprattutto i 3 giorni successivi a causa dei dolori
ai polpacci. Fortunatamente niente di grave solo un pò di affaticamento.
Comunque vista l’ esperienza ho deciso di seguire in maniera più diligente
i consigli reperiti in rete da vari esperti e utilizzatori di Five
Fingers.
In
Montagna
E’
stata una piacevole sorpresa non cercata ma capitata visto che avevo dimenticato
le Salomon XA pro 3D e le uniche scarpe disponibile erano loro le 5F.
Dopo
un inizio di sentiero un pò a rilento per paura di eventuali infortuni da
scarsa protezione,piano piano ci ho preso la mano o meglio il piede e il
percorso si è rivelato decisamente piacevole per la naturalezza con la
quale i miei piedi cercavano anche i più piccoli appoggi e soprattutto la
stabilità e la sicurezza nella camminata che mi viene trasmessa
direttamente dalla pianta del piede. Penso che sia stato un ottimo
esercizio che aumenta indubbiamente la propriocettvità e nonostante la
mancanza di evidenti protezioni al piede ma soprattutto alle caviglie con
queste scarpe la tendenza è quella della conservazione o meglio la
“paura” dell’ infortunio e le migliorate capacità di contatto con il
terreno ti spingono a evitare i pericoli invece che cercare di
proteggerti da essi con degli “scudi”.
Consigli
d’uso
I
consigli d’uso sono i soliti come per ogni altro inizio di attività
sportiva anche se in questo caso si raccomanda di seguirli anche a chi è
già un abituè della corsa e lo dico per esperienza oltre che per
consiglio ricevuto fidatevi! Si raccomanda la massima gradualità nel
cominciare e mi raccomando di non strafare le prime volte anche se
correte già per decine di km, infatti il nuovo gesto atletico vi porterà a
utilizzare muscoli e tendini che normalmente sfruttate in minima parte e
in particolare i muscoli dei polpacci, le caviglie e i piedi stessi che
saranno sollecitati in modo molto diverso (Io ho corso per 30min. la
prima volta e i giorni successivi sono stati una vera agonia). Per le
prime due o tre uscite non superate i 15 – 20min. e correte come se fosse
un semplice riscaldamento, poi piano piano aumentate tempi e chilometraggi
fino a raggiungere in qualche settimana (in genere 2 o 3) la piena
padronanza della nuova modalità di corsa.
Bene,
siete tutti pronti per scaricare la guida pratica all’utilizzo del
Vibram Five Fingers
Fonte: InfinityRun
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