martedì 2 agosto 2016

LA SCARPA DEL TOP-RUNNER





Quante volte abbiamo associato le capacità atletiche di certi campioni nel mondo trailrunning o skyrunning alle loro calzature, come se fossero dei dispositivi miracolosi adattabili a tutti?! E magari abbiamo addirittura pensato “se le indossano loro ed ottengono quei risultati, allora posso diventare anche io un top runner!”.

E qui le aziende di settore ci vanno a nozze… “se le indossano loro, ed ottengono questi risultati, cosa aspetti ad acquistarle?”. Nel mondo del running e successivamente nel mondo del trail, spesso si adottano queste strategie di marketing e comunicazione, che si appoggiano a testimonial e ambasciatori del brand.
Ovviamente spero che tutti voi abbiate ben chiaro che non sono le scarpe a renderci/li dei fuori classe, anzi spesso esse procurano delusioni importanti, se si segue questa erronea credenza.

Eppure il filo sottile che ci separa dal pensarlo è dimostrato dai numeri. Certe aziende lanciano i propri prodotti sfruttando l’immagine di questi grandi campioni.
Ovviamente non ci trovo nulla di male, anche perché alcuni progetti vengono sviluppati proprio dagli stessi top runner, che intervengono durante le fasi di progettazione. In alcuni video vengono ripresi seduti intorno al tavolo che promulgano consigli agli sviluppatori, derivati dalle necessità insorte durante la  “loro” corsa. Spesso però non vengono prese in considerazione molte questioni tecniche e motorie.
Altro fattore molto importante per il brand di turno è l’estetica, aspetto non banale per il buon successo di un certo prodotto. Colori e forme dovranno essere accattivanti, di tendenza, dovranno rispondere ai dettami della moda del momento, magari superando anche più stagioni, in quanto i costi di sviluppo sono importanti.

Il prototipo verrà quindi testato dal top runner, che consiglierà le ultime modifiche prima di essere lanciato sul mercato. Quando sarà tutto pronto, il video-clip sarà sicuramente emozionale, prodotto dai migliori videomaker professionisti, che esalteranno tutti gli aspetti estetici della calzatura. Le scarpe verranno quindi indossate dal nostro atleta di punta, che compierà tutte le evoluzioni del caso, trasmetterà sicuramente un messaggio di affidabilità e sicurezza.

A questo punto il gioco sarà fatto, attratti da tutti questi fattori, ovvero estetica e tecnologia applicata, con una buona dose d’entusiasmo, andremmo a provarle nel negozio di riferimento. Teniamo conto che la calzatura appena indossata trasmetterà sensazioni uniche, in quanto la sua componentistica sarà perfetta, ma dopo un intenso utilizzo certe caratteristiche, naturalmente, andranno perse.

L’immagine del top runner che sfida le vette mentre corre sui crinali più impervi, sospinto da quel perfetto agglomerato di tecnologia, risuonerà e si ripeterà costantemente nella nostra mente. Questo però non cambierà i nostri soliti schemi motori, quelli sono un altro argomento, soprattutto se la progettazione è stata spinta su immagine e somiglianza del top runner, che probabilmente non potrà di certo ncontrare le necessità di tutti. Un top, non solo è stato dotato da madre natura di un “motore” differente, molto probabilmente sarà seguito da un preparatore atletico e non solo… la sua preparazione è dettata da molte ore di allenamento davvero intenso !

Quindi, facciamoci pure affascinare dalle motivazionali immagini che vedremo nei vari video, ma riflettiamo sopratutto sulle nostre capacità ed esigenze, che spesso, anzi sicuramente, non potranno emulare le gesta dei Top, a meno che se ne abbia le stesse caratteristiche e capacità.

Ascoltate i messaggi del vostro corpo… se una calzatura procura fastidi o dolori, non insistiamo!  In commercio ne esistono di vari tipi e modelli, cercate ed informatevi su quello più adatto a voi, rispetto anche alle vostre conoscenze sia tecniche che tecnologiche.
In buona sostanza, non sono le scarpe a rendere i top runner “invincibili”, ma le loro doti naturali, il loro impegno atletico costante. Certo che se poi sono supportati da una calzatura adeguata, godranno di un piccolo aiuto, ma che inciderà, senza esagerare, per non più del 10% sulle loro prestazioni.
Buone compere !

 Andrea Fergola
Istruttore Tecnico Nazionale di Trail Running Presidente Ergus Trail Team ASD



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