Eccomi qua, non mi era bastata l’esperienza del
Kima l’anno scorso, ci sono ricascato ancora, mi sono iscritto di nuovo ad una
Skaymarathon di quelle belle toste, la Maratona
del Cielo - Sentiero 4 Luglio.
È vero, le Skyrace e le Skymarathon sono le gare
che preferisco, perché si sale in alto, perché sono estremamente tecniche,
perché si corre quasi sempre sui sassi e le rocce, si percorrono tratti attrezzati….
in queste gare i sentierini nel bosco con il fondo bello ammortizzato dagli
aghi di pino dove non ti fai male ai piedini te li scordi!!!
L’unico inconveniente…. la maggior parte dei
concorrenti hanno almeno 20 primavere meno di me e sono tutti “petardi” che vanno
in salita a velocità fotonica e corrono in discesa zompettando sulle rocce a 3
minuti al kilometro…. Quindi l’imperativo è far in modo di salvare un minimo di
dignità sportiva e concludere la gara possibilmente intero!!!
La Maratona del Cielo ha fama di essere una gara estremamente
impegnativa e tecnica…. molto ambita dai professionisti del settore, oggi al
via infatti c’è anche Marco De Gasperi e Tadei Pivk; pertanto devo cercare in
qualche modo di non essere rispedito a valle già al primo cancello orario e, in
caso dovessi superarlo, cercare di tagliare il traguardo entro il tempo limite
per essere inserito in classifica, il che, visti i ritmi da bradipo che mi
contraddistinguono, non sarà facile…. però, come dico sempre, non sono venuto
qua per smacchiare il collo alle giraffe e quindi si va!!!
Ore 06.45 in punto si parte…. il primo tratto per
uscire dal paese è su asfalto in salita…. questi sono i tratti che preferisco
perché riesco ad esprimere al meglio la mi agilità e la tecnica di corsa…. credo
che il pubblico presente stia ancora ridendo chiedendosi chi caxxo mi ha
permesso di partecipare ad una gara del genere!!!
I primi davanti segnano già ritmi stratosferici….
io mi metto dietro e controllo le retrovie…. la mia strategia di gara oggi è controllare
gli avversari nella prima parte del percorso e scatenarmi nella seconda metà,
dove la mia innata velocità e leggiadria in discesa mi permetterà di recuperare
sicuramente!!!
In breve lasciamo le ultime case e raggiungiamo il
bosco, inizia la salita, da adesso si sale praticamente sempre, una bella
tirata su verso il cielo per arrivare ai 2750 mt della cima del Monte Sèllero.
Sbuffo come una vecchia locomotiva, non riesco ad
ingranare, ho le gambe di gomma… forse negli ultimi giorni passati in ferie a
Vienna ho esagerato un po’ troppo con birra e würstel, più birre che würstel…. ma
si sa…. per un atleta i carboidrati sono fondamentali!!!
Il terreno man mano che saliamo diventa sempre più
tecnico, anche nei tratti in falsopiano a mezzacosta si fatica a correre per il
fondo accidentato, però stringo i denti e continuo a salire…. Tra l’altro, in
pieno stile Skyrunner, ho lasciato a casa anche i bastoncini, perché fa tanto
fico correre senza, e adesso sto imprecando e mi maledico per non averli
portati.
Ecco finalmente troviamo la neve, non vedevo l’ora!!!
Si inizia ad intravedere anche la cima del Sèllero, la salita è sempre più
ripida tanto che in alcuni tratti ci si aiuta con le mani…. gli organizzatori
per facilitare la salita hanno gradinato la neve…. ansimando da paura arrivo in
cima…. sono dentro al cancello di ben 15’, è qua scatta il gasamento selvaggio,
mi autoconvinco di essere uno Skyrunner e che posso farcela!!! In cima
raggiungo anche Alberto mentre Massi non si vede ancora.
Breve sosta, qualche scambio di battute con i
meravigliosi volontari e addetti del Soccorso Alpino e si inizia a scendere…. terreno
subito tecnico, discesa ripida, in breve arrivo al primo tratto attrezzato e
giù dritto…. la concentrazione è al massimo, questa parte del percorso va
affrontata con sicurezza non puoi sbagliare perché uno scivolone o un appoggio
messo male potrebbe costare caro!!!
Ad un certo punto si sale lungo un canalino
attrezzato, la vista tutto intorno è spettacolare, solo rocce, cime innevate e
vallate che fanno sognare…. in questo ambiente dove non si vede un filo d’erba
sento dei campanacci che suonano…. il primo pensiero è: ci siamo l’unico
neurone che avevo è andato…. ho le allucinazioni da carenza di ossigeno…. possibile
che ci siano pecore o capre quassù???
Esco dal canalino, aggiro uno spuntone e arriva la
conferma…. non sono in stato confusionale…. breve tratto in salita ripida da
scalare su roccette completamente ricoperte di merda, credo di capra, dove
ovviamente il passaggio di quasi tutti i concorrenti aveva creato una poltiglia
spalmata ovunque…. bello essere nelle retrovie…. eh si…. ma anche questo è
Skymarathon!!!
Ancora qualche breve tratto in salita, ancora
qualche tratto in saliscendi e finalmente raggiungo l’ultima cima, il Piz Tri,
da adesso 10 km e 1400 m di dislivello in discesa, giù dritti fino a Santicolo
e quindi allo striscione d’arrivo.
Sono assieme ad Alberto, guardiamo l’orologio…. possiamo
farcela a tagliare il traguardo entro il tempo limite. Iniziamo a scendere come
forsennati, vogliamo assolutamente chiudere questa gara fantastica prendendoci
il nostro meritato posto in classifica, anche se dovessi essere l’ultimo per me
sarebbe comunque una grande soddisfazione!!!
Scendiamo veloci senza mai una sosta, la stanchezza
si fa sentire, ma stringo i denti, Alberto l’ho lasciato andare aveva una
marcia in più…. finalmente le prime case, sono in paese, arranco sbavando sul
ciottolato, è rimasto ancora qualche paesano, sfinito dalla lunghissima
giornata, a fare il tifo lungo il rettilineo d’arrivo…. il gonfiabile, taglio
il traguardo, per poco non stramazzo al suolo…. Alberto arrivato poco prima di
me mi dice…. ce l’abbiamo fatta!!!
Sono dentro il tempo limite, e non sono nemmeno l’ultimo….
sono riuscito a chiudere questa gara estremamente tecnica, estremamente dura,
estremamente bella…. sono estremamente soddisfatto…. e con tutti questi
estremamente chiudo questo racconto che sta diventando estremamente lungo.
Due belle birre gelate, il tempo di stringere la
mano al mito dello Skyrunning Fabio Meraldi, e via a casa, dopo questa giornata
di sport da no dimenticare.
Marini Massimo
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