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giovedì 6 luglio 2017

GARMIN FENIX 5X, LA RECENSIONE DETTAGLIATA


Una delle principali critiche alla recensione del Garmin fenix 5 è stata la descrizione solamente sommaria delle funzionalità avanzate di navigazione dell’ultimo modello di dispositivi della casa del Kansas, il Garmin fenix 5X. Ho preparato una nuova recensione, facendomi aiutare da un vero esperto di corsa in montagna, Francesco Puppi, astro nascente del panorama podistico italiano, grande amante della tecnologia e quinto esperto del nostro blog. Sarà riuscito a farsi perdonare?

GARMIN FENIX 5X, LA NOSTRA OPINIONE SULLE FUNZIONI DI NAVIGAZIONE




Non è passato nemmeno troppo tempo da quando Garmin decise di aggiungere alla sua storica serie di modelli Forerunner un nuovo prodotto, il Garmin fenix. Ho utilizzato il passato remoto semplicemente perché (poco meno di) cinque anni sono un tempo estremamente lungo in tecnologia. Non sappiamo se l’introduzione sul mercato fosse per rispondere al lancio del Suunto Ambit, ora giunto alla terza versione. Di certo la navigazione in montagna, sui sentieri e nei trail era una richiesta importante del mercato podistico. E in effetti storicamente la più grande differenza tra la serie Garmin fenix e Forerunner è stata la funzionalità di navigazione. Ma solo pochi distratti del web non si sono accorti che a partire dal fenix 3, alle funzioni di navigazione si sono accostate anche quelle sportive. Ne è la riprova il fatto che tutte le funzioni avanzate running dell’allora neonato Garmin 630 sono state aggiunte anche al fenix 3 e al fenix 3 HR. A complicare la situazione, nel 2017 al Garmin Forerunner 935, la cui recensione dettagliata su questo blog è prevista nei prossimi giorni, sono state aggiunte funzioni interessanti di navigazione. Non dimentichiamoci che quest’ultimo è stato chiamato da alcuni fenix 5P, il fenix di plastica. Per una mente semplice, un gran casino.
Perché quindi comprare il fenix 5? Quali sono le funzioni uniche, disponibili soltanto sul top di gamma Garmin, il fenix 5X? A cosa servono? Ma sono davvero utili? L’orologio può essere considerato un compagno fedele per la corsa in montagna? Per rispondere a queste domande, abbiamo chiesto a Francesco Puppi, atleta di caratura internazionale appena giunto sesto al campionato italiano di corsa in montagna, di aiutarci nella recensione del Garmin fenix 5X. Abbiamo testato tutte le funzioni, sebbene solamente in Valle Olona, non in montagna. È il nostro primo test congiunto, a cui ne seguiranno altri. Purtroppo non ho esattamente preparato “uno script”, come avrei dovuto, ma alla fine il risultato è stato interessante.
Potremmo chiedere a cento amanti del trail, ma alla domanda su quali siano le funzioni importanti per la montagna otterremmo sicuramente quattro risposte: la durata della batteria, le mappe per navigare, la possibilità di seguire un percorso predefinito e l’altimetro barometrico. Le discuteremo nel seguito, per chi fosse interessato solo a leggere alcune parti, ecco la divisione in sezioni:
·         Altimetro Garmin fenix 5
·         Trail Running e fenix 5X
·         Percorso Round Trip
·         Punti d’interesse
Ma prima una doverosa premessa.

FENIX 5X E L’APP TRAIL RUNNING


Come spiegato nella recensione del fenix 5, Garmin ha attivato le cosiddette App per gestire tutte le tipologie di allenamenti dell’amatore sportivo. Le App hanno l’obiettivo di configurare il comportamento dell’orologio, mostrando determinati campi, schermate e avvisi personalizzabili. Nelle App sono aggiunte anche funzioni specifiche per la tipologia di sport che si sta praticando.


App Trail Running. Garmin suggerisce di utilizzare per il fenix 5X in ogni escursione o corsa in montagna l’App Trail Running, appositamente dedicata a questa tipologia di allenamento. Una volta selezionata, l’utente visualizza la schermata standard con distanza, tempo e passo medio, e con un po’ di pazienza si potranno configurare a piacere. Come consiglio prima di partire per la corsa, sarebbe opportuno sincronizzare il dispositivo con lo smartphone per permettere di velocizzare la ricerca dei satelliti, ricerca comunque immediata anche dopo aver cambiato provincia o nazione. Per il continente invece il tempo di attesa risulterà leggermente superiore, ma non sarà un grosso problema per i più. Cinque secondi e siamo pronti a partire per la nostra breve uscita in Valle Olona.
Avvisi. L’App consente di attivare diversi avvisi, in funzione del raggiungimento di un determinato evento: una frequenza cardiaca, una cadenza, un determinato valore di passo, un certo tempo o distanza, o il consumo di calorie. Questi avvisi non sono utili in allenamento in pista o strada, ma per un’escursione in montagna di diverse ore varrebbe davvero la pena attivarli. Potremmo in effetti configurare il Garmin per visualizzare un messaggio “mangiare” ogni 90 minuti e bere ogni 30. L’App consente di configurare un avviso anche in caso di avvicinamento di un punto di interesse o di una determinata quota minima e massima, di un’ascesa o discesa. A Francesco tutti questi avvisi sono sembrati insoluti, soprattutto perché il fenix 5X continuava a suonare o vibrare in ogni momento, si veda più sotto.


Avviso per dislivello. Tra le diverse funzioni a disposizione, ne esiste una molto utile ma poco usata nei trail. Si chiama avvisi di ascesa e discesa per dislivello e consente di valutare automaticamente la discesa e ascesa verticale. Per esempio, si potrebbe richiedere che il GPS ci avvisi quando abbiamo raggiunto una determinata ascesa. Nella nostra configurazione saremmo avvisati al superamento della quota massima di 1.000 metri e a ogni 150 metri di dislivello positivo. L’infografica descrive come configurarlo sull’orologio.
Auto Climb. Nella configurazione è attivabile anche la funzione Auto Climb. È semplicemente uno strumento che consente di cambiare schermata nel momento stesso in cui si affrontano salite. Lo schermo da chiaro su lettere nere si convertirà in scuro su scritte bianche, si potranno configurare campi supplementari, per esempio la velocità verticale, espressa in metri all’ora è un parametro interessante per chi corre in montagna, oltre ovviamente alla potenza, nel caso si possedesse Stryd. Ma come tutti i parametri fisiologici o di velocità, bisognerebbe poterli analizzare in dettaglio. Per esempio, Francesco mi ha chiesto durante la corsa: per quanto tempo potrò correre a 400w in salita? Per la risposta completa, leggere la recensione di Stryd, per quella veloce… pochi secondi!
Fatta la premessa sull’App, vediamo le principali funzioni del fenix 5X legate alla navigazione, iniziando dall’altimetro barometrico.

ALTIMETRO GARMIN FENIX 5X


Così come nel precedente modello fenix 3, grazie all’utilizzo dell’altimetro incorporato, il fenix 5 consente di misurare abbastanza precisamente la quota e il dislivello. Queste informazioni possono essere inserite anche manualmente, avendo a disposizione l’informazione dell’altimetria del punto di partenza. Il sistema consente di visualizzare dati barometrici, oltre alla temperatura, rilevata da un termometro interno (sarà sicuramente sovrastimata a causa del contatto con il polso). Come già descritto nella recensione principale, sarà possibile visualizzare immediatamente l’evoluzione della pressione e temperatura delle ore precedenti. Infine, sono presenti una bussola magnetica a tre assi e un giroscopio, per migliorare il dato Ultratrac, si veda sotto per il dettaglio.
Avviso temporale. Una funzione decisamente interessante, già presente nel fenix 3, è la possibilità di impostare nel relativo Widget del Barometro un avviso in caso di possibile presenza di un temporale, determinato sulla base del cambiamento della pressione atmosferica. Ciò chiaramente potrebbe essere utile durante un’escursione in montagna e l’avviso consiglierebbe il ritorno alla base.
Velocità e Distanza 3D. A partire dal fenix 3, è stata aggiunta una funzione interessante per chi corre in montagna. Cosa sarà mai la velocità 3D? Lo si può capire con un esempio estremo: camminando su un pendio molto irto, diciamo con un 50% di pendenza, coprendo una distanza orizzontale di due metri, saliremo di un metro verticalmente. Il fenix 5X calcolerà la distanza verticale sulla base dell’altimetro barometrico che indicherà una quota di un metro superiore. Ovviamente la “vera” distanza percorsa sarà la radice quadrata di 2 metri, ossia circa 1,4 metri. Il sistema calcolerà 1 metro senza l’attivazione del 3D e 1,4 con. Stesso discorso vale per la velocità. Dato però che in situazioni reali le pendenze sono “leggermente” meno ripide, forse non vale la pena attivarla, anche se funziona bene, grazie all’altimetro barometrico del fenix 5X. Noi abbiamo preferito misurare la potenza in salita, ma in sintesi questa funzione è equivalente alla misurazione di potenza in salita, perché cerca di equipararsi alla velocità in piano. Da esplorare per chi non abbia ancora comprato il misuratore di potenza Stryd.
Calibrazione. Una nota a margine per chi si appresta a correre in montagna. Suggeriamo, prima di partecipare a qualunque gara o escursione trail, di calibrare sempre la bussola e il barometro via GPS. Sarebbe ancora meglio farlo conoscendo la quota di partenza sul livello del mare. Questo piccolo accorgimento permette di partire da un dato “certo” e consente all’altimetro una migliore stabilità di misurazione.

DURATA DELLA BATTERIA DEL FENIX 5X


Ma quanto dura la batteria del fenix 5X? Non sono passati nemmeno cinque minuti da quando abbiamo iniziato a correre e Francesco a bruciapelo mi pone questa domanda. Gli vorrei fare una piccola lezione, ma ci siamo incontrati da meno di mezz’ora e mi limito a rispondere: “tantissimo”. In realtà, la vera risposta sarebbe “dipende”. Quale metodo di registrazione dati state utilizzando? Avete attivato il Glonass? State salvando i dati ogni secondo? Avete collegato lo smartphone e quindi il Bluetooth? E l’activity tracker? La seguente infografica mostra le principali differenze tra le diverse modalità, ma la sintesi del manuale del fenix 5X è relativamente chiara: a) fino a 12 giorni in modalità smartwatch, ossia senza GPS, b) fino a 20 ore in modalità GPS, c) fino a 50 ore in modalità di risparmio energetico della batteria UltraTrac.
Nella nostra esperienza, attivando lo smartwatch e correndo 10-13 ore a settimana, il dispositivo resta carico tutta la settimana, molto difficilmente di più. Chiaramente alcune configurazioni potrebbero allungare di qualche ora la durata della batteria, per esempio la disattivazione del Glonass. A ogni modo, questa “limitazione” non è veramente tale per chi partecipa a una maratona e nemmeno a una ultramaratona di 4-5 ore.  Ma correre oltre le 10 ore significherebbe correre il rischio di vedere spegnersi l’orologio durante la gara. Come fare quindi? Garmin offre due soluzioni.


  
1) Ultratrac. È la modalità suggerita da Garmin per chi corre gli ultratrail e le ultramaratone. L’Ultratrac salva i dati meno frequentemente, scrivendo sulla memoria del dispositivo soltanto a un intervallo prefissato: ogni quindici secondi, ogni minuto ecc. Sembra una soluzione ideale, ma con l’Ultratrac il fenix 5X “collega i puntini”. E lo fa esattamente come facevamo da piccoli, con delle rette. Di conseguenza, se la corsa ha molte variazioni di percorso, la stima della distanza complessiva e della media complessiva potrebbe risultare compromessa. Utilizzando quindici oppure venticinque secondi come registrazione, si ottengono risultati accettabili. Se doveste aumentare il tempo di salvataggio a un minuto, potreste trovarvi severamente sottovalutata la vostra prestazione. Immaginate per esempio di correre in pista e capirete immediatamente il limite di questa funzione. Di quanto aumenta la durata della batteria? Anche di due volte e mezzo, con un tempo di un minuto per il salvataggio dati.



2) Ricaricare l’orologio durante la corsa. Storicamente, i podisti che partecipano a trail run molto lunghi, sopra i 100 km o addirittura le 100 miglia, hanno l’abitudine di ricaricare il GPS durante la corsa. E a pochi per ora piace utilizzare il metodo Ultratrac, si preferisce avere quanto offerto da Garmin come standard, ossia la rilevazione al secondo. Il problema di tutti i modelli del fenix 5 è che l’alloggiamento della ricarica è proprio attaccato al polso e la ricarica avviene agganciando il cavo perpendicolarmente al GPS. Risulta quindi impossibile tenere il GPS al polso. Il podista amatore potrebbe in tal caso metterlo in tasca o nello zainetto, oppure l’alternativa sarebbe quella di passare a un altro modello Garmin con ricarica orizzontale, per esempio il Garmin 735, che però non possiede il barometro altimetrico, oppure il Garmin 920XT, che però non ha il sensore ottico di frequenza cardiaca.
In sintesi, la batteria dura almeno dieci ore. Per chi deve correre ventiquattro ore di fila, non esiste una soluzione ideale, però Garmin offre tante scelte a disposizione, si tratta soltanto di capirle e scegliere quella più adatta. Il fenix 5X potrebbe essere la soluzione per correre un’ultramaratona, io l’ho fatto alla Wings for Life 2017, ma per gare più lunghe bisogna accettare dei compromessi.

TRAIL RUNNING E FENIX 5X


Per non perdersi in montagna è prassi seguire un percorso predefinito. I navigatori moderni consentono proprio di creare un percorso via Internet, oppure di copiarlo da uno già esistente, di caricarlo sul dispositivo e quindi di utilizzarlo come riferimento durante la corsa. Semplice, lineare e chiaro. Ma il fenix 5X spinge il concetto a un altro livello, poiché sull’orologio sono precaricate le mappe topografiche. Sugli altri dispositivi Garmin, fenix 5 e 5S, invece, l’unico strumento a disposizione per la navigazione sarà soltanto l’indicazione di un possibile percorso schematizzato, molto simile a quello già visto sul fenix 3. E sul fenix 5P, pardon, Garmin Forerunner 935? Stesso schema degli altri due orologi.
Creazione del percorso. La creazione del percorso si effettua in pochissimo tempo, attraverso Garmin Connect, con qualche click del mouse. Personalmente è una funzione che utilizzo sporadicamente: in allenamento quando visito nuove città, in gara nel caso dovessi seguire un ritmo predefinito. Basterà cercare un percorso già esistente e aggiungerlo alla lista di quelli attuali. Con Connect anche il trasferimento sul fenix 5X è un gioco da ragazzi e in pochi secondi saremo pronti a correre seguendo il nuovo percorso. È possibile anche inserire dei waypoint, configurare nomi e aggiungere ulteriori dati agli stessi. Tutto questo consentirà di ottenere immediatamente lunghezza, altimetria e dislivello totale del percorso configurato. Si noti che il waypoint si potrà salvare anche durante la corsa e non soltanto a tavolino.
Con Francesco il percorso era prestabilito, non ci eravamo accordati precedentemente su come avremmo corso, quindi abbiamo usato la ciclabile della Valle Olona. La mappa a disposizione di tutti i modelli Garmin fenix si attiva premendo il pulsante UP. Ciò consentirà di visualizzare in maniera precisa le diverse mappe. Francesco giustamente si è lamentato che la mappa fosse abbastanza lenta nell’aggiornamento dati e che soprattutto lo schermo sia relativamente piccolo. Con un po’ di pazienza e tempo a disposizione si notano tre piccoli cerchi in alto a destra, che indicano le possibili modalità di visualizzazione del fenix 5X: con il tasto start/stop si alternano, up/down consentono di passare allo zoom, oppure allo spostamento orizzontale e verticale. Francesco si è implicitamente lamentato che i pulsanti non fossero esattamente leggibili: al mio commento “premi up”, “premi back”, mi ha risposto che non si leggono distintamente. Dopo dieci minuti dall’inizio della corsa, mi sono reso conto di aver dimenticato un piccolo corso di base a Francesco. Rimedio ora, sintetizzando i diversi tasti nell’infografica allegata.
Navigazione del percorso. La navigazione del percorso è molto più intuitiva della visualizzazione, il fenix 5X mostrerà la vostra posizione attuale e un piccolo schema del percorso da seguire, informandoci sul possibile cambiamento di direzione. “Ma perché continua a suonare?”, chiosa il giovane podista. In effetti sul 5X è stata attivata una funzione che consente di capire quando girare senza necessariamente dover visualizzare lo schermo. Una piccola vibrazione informerà degli eventuali cambiamenti di direzione, mentre una freccia rossa indicherà la direzione da seguire. Durante la corsa, il sistema vi informerà immediatamente se siete finiti “fuori strada”. E il fenix 5X è estremamente più preciso dei suoi fratelli minori: sarà l’unico, grazie alle mappe topografiche, a conoscere dove vi troverete esattamente. E il solo GPS in grado di contestualizzare il dato a disposizione: saprà se vi trovate su una pista ciclabile, magari in controsenso e quindi vi indicherà in che direzione andare. Per il fenix 5 o il Forerunner 935 la situazione è diversa. Se vi troverete contromano, oppure in un sentiero senza via d’uscita, l’orologio non vi indicherà di tornare indietro. Ovviamente questo non sarebbe un problema se il file del percorso sarà stato scaricato correttamente. Certo è che in caso d’errore il fenix 5X saprà indicarvi strade alternative, rispetto al percorso iniziale.
Ulteriori funzioni. Finora il fenix 3 aveva una funzione Trackback per tornare alla partenza seguendo lo stesso percorso o comunque in linea retta. Questa funzione è stata confermata nel fenix 5 e migliorata nel fenix 5X, perché le mappe consentono non soltanto di seguire il percorso iniziale, ma anche quelli offerti dalle mappe. Per noi una funzione vitale, non soltanto in montagna, ma anche in città. Il fenix 5X, così come i suoi fratelli minori, consentono di puntare l’orologio verso una determinata destinazione, come un rifugio oppure una cima. Non l’abbiamo testato con Francesco anche perché non ci eravamo persi e c’erano quasi trenta gradi, ma utile in caso di nebbia o di tempo inclemente.
Percorso predefinito. Francesco si è rivelato molto curioso e a fine allenamento mi ha chiesto: “Ma puoi decidere di seguire anche il percorso che abbiamo appena fatto?”. Ovviamente sì e il GPS imposterà l’allenamento come se fosse una sorta di gara, in cui il podista cercherà di competere con sé stesso. Garmin attiverà una sorta di “virtual partner” evoluto e mostrerà ritardo o anticipo rispetto alla corsa precedente.

PERCORSO ROUND-TRIP

 
Ma la vera novità del fenix 5X, forse non per la montagna, ma sicuramente adatta a chi corre in posti diversi e variegati come me, è la possibilità di correre su un percorso “Round-trip”, ossia ad anello. Basterà indicare al fenix una tipologia di corsa, che influenzerà il risultato del percorso suggerito, una distanza indicativa e una direzione che si vuole seguire. Il dispositivo visualizzerà “immediatamente” tre diverse alternative di percorso ad anello, con relativa cartina altimetrica e mappa. L’attesa non è nemmeno così lunga: scegliendo una dozzina di chilometri, otterremo i tre percorsi in quattro o cinque minuti. Tutto sarà più veloce, più corto sarà il percorso richiesto, e più lontano ci troveremo dalle città. Lo abbiamo provato talmente tante volte in questi due mesi, avendo viaggiato in vari posti in Europa (Francia, Spagna, Olanda, Belgio, Germania, Polonia… solo per citare i viaggi delle ultime cinque settimane). La nostra sensazione è che funzioni davvero bene, non soltanto nelle grandi città (Madrid, Barcellona, Parigi…), ma anche nelle campagne (nella periferia di Anversa, per esempio). Si riescono a vedere diversi paesaggi che altrimenti si perderebbero, correndo normalmente. Ci è capitato però che l’orologio non fosse in grado di calcolare correttamente un percorso, ciò tipicamente succede vicino agli aeroporti, dove il percorso circolare non sempre è possibile. Per esempio a Varsavia, al terzo tentativo abbiamo optato per il vecchio sistema: correre in maniera lineare e tornare indietro per essere puntuali al primo meeting.


  
Ma è sicura come opzione? Ovviamente sì, a Madrid abbiamo avuto qualche difficoltà quando il 5X ci indicava di correre contromano, ma in nove casi su dieci abbiamo avuto la possibilità di correre senza preoccuparci del traffico, anche perché tipicamente il dispositivo era in grado di seguire le piste ciclabili presenti sul territorio. Con Francesco l’abbiamo testata solamente a fine allenamento, richiedendo un’uscita di 15 km. Il risultato è mostrato nell’infografica, dove si noterà che i percorsi sono variegati e che la lunghezza sarà approssimativamente equivalente a quanto richiesto.
Mappe. Un capitolo importante è legato alle mappe. La vostra navigazione sarà migliore, più affidabile sarà la mappa a disposizione. Sul fenix 5X sono caricate delle mappe europee predefinite, ma in alcune situazioni un utente sarà più interessato ad avere un dato più specifico. Quali mappe esistono? Sicuramente tutte le mappe topografiche delle principali capitali europee, ma anche quelle dei trail. Alcune sono gratuite, altre a pagamento. Per esempio, la versione meno costosa di quelle dei trail, per la parte orientali delle Alpi, chiamate BirdEyes, costano 30 euro. Esistono altre opzioni sul sito Garmin, che vi invitiamo a controllare. Ovviamente le mappe standard sono gratuite, ma quelle a pagamento dispongono dei percorsi trail più dettagliati. Come indicato nell’infografica, alcune mappe sono già disponibili di default. Attenzione a disattivare alcune mappe nel caso in cui siano relative alla stessa area geografica.

PUNTI D’INTERESSE E FENIX 5X

Un’altra funzione davvero unica per il fenix 5x è la possibilità di correre in direzione di uno specifico punto d’interesse. Se sembra a prima vista una funzione inutile, potreste pensare che durante una corsa o semplicemente in un lungo abbiate bisogno di cercare un rifornimento, oppure qualcosa da mangiare. Vi potrebbe servire sia se state correndo, sia durante un’escursione in montagna. Un’altra opzione, nel caso di viaggio di lavoro, sarebbe la possibilità di andare a vedere un particolare monumento della città. Ho testato la funzionalità con il mio capo americano che voleva assolutamente vedere l’Arena di Verona. Don’t worry, boss: ci arriveremo in quindici minuti, anche correndo lentamente. Senza i punti d’interesse non sarei stato in grado di rispondere, a meno di tirare fuori un iPhone, ma alle sei del mattino non si è così lucidi. Il vantaggio di questa funzione è che non richiede l’utilizzo di un telefono né di connessione a Internet: è stata semplicemente trasferita la funzione sui vecchi dispositivi Garmin per la navigazione con l’auto.
Around me. Non tanto per la corsa, ma quanto per shopping o per turismo, esiste la possibilità di vedere quali siano i punti d’interesse vicini a noi. L’abbiamo usata a Parigi dopo la maratona. Non avendo avuto uno smarphone post-gara, per capire come tornare al metrò più vicino, ho interrogato il fenix 5X che mi ha portato alla fermata più vicina. Senza tediare troppo il lettore, ci sono funzioni per limitare la selezione a un determinato quadrante dei punti d’interesse, per chi fosse interessato. Ma quanti lo saranno veramente?
Tutto sommato i punti d’interesse sono relativamente utili a chi corre, molto di più a chi cammina o compie delle escursioni in montagna. Senza dimenticare però che uno smartphone offre esattamente le stesse funzioni, su uno schermo decisamente più grande. Personalmente li utilizzerò a fine mese per le ripetute in Piazza Rossa a Mosca.

L’OPINIONE DELL’ATLETA FRANCESCO PUPPI

E cosa ne pensa Francesco? Qui di seguito le sue impressioni a caldo, nel post-allenamento.




Ho avuto modo di testare il Garmin fenix 5X durante un allenamento di circa 1h15′ per 18 km con Massimiliano “Massi” Milani, che mi ha portato a conoscere i suoi percorsi in Valle Olona. Abbiamo corso prevalentemente sulla ciclabile lungo il fiume, che alterna tratti di asfalto ad altri sterrati, brevi salite, qualche singletrack e pochi attraversamenti ben segnalati. Con l’aiuto di Massi, ho volutamente provato il GPS senza prima informarmi sui dettagli dell’utilizzo, in modo da poter fornire un giudizio il più possibile obiettivo, valutare le caratteristiche e apprezzarne l’intuitività d’uso. La mia recensione si limiterà alle sensazioni provate in questo unico test, integrate dalle specifiche fornite da Garmin sul fenix 5X disponibili sul sito e dal riepilogo dei dati dell’allenamento su Garmin Connect.
Prime impressioni. Il Garmin fenix 5X è un orologio curato nei minimi dettagli, a cominciare dall’estetica: ha un aspetto molto più casual e meno “sportivo” rispetto alla maggior parte dei GPS, e potrebbe benissimo essere considerato un accessorio al pari di un paio di Ray-Ban. La prima caratteristica che si avverte indossandolo è il peso: 98 g che si sentono, per chi come me è abituato a orologi o GPS di livello decisamente inferiore, ma molto più leggeri. Durante la corsa, specialmente all’inizio, ho potuto avvertire l’inerzia dovuta al peso aggiuntivo sul polso destro a ogni oscillazione del braccio, anche se questa sensazione tende progressivamente a scomparire. Il sensore ottico per il cardiofrequenzimetro richiede che il cinturino sia piuttosto stretto, cosa che mi ha causato qualche piccolo fastidio e che comunque potrebbe dare problemi se avete un polso particolarmente magro.
L’utilizzo, se dovete “solamente” (!) correre, è molto semplice e intuitivo: la visualizzazione delle diverse schermate di allenamento è immediata, il display è grande e ben leggibile. È possibile impostare diversi rilevamenti, Auto Lap e notifiche di cui veniamo avvisati tramite una vibrazione dell’orologio oppure con un “bip”. Il pace può essere visualizzato sia come velocità media che istantanea; un’utile (e più accurata) informazione rispetto alla velocità istantanea è il “configurable pace”, cioè la velocità media calcolata su un intervallo di tempo prescelto (per esempio 10”).
Ho apprezzato molto il dato sulla potenza che è possibile visualizzare sull’orologio grazie ai dati inviati dal footpod di Stryd, da applicare su una scarpa con un semplice sistema di aggancio. Provando a effettuare qualche allungo in salita o in pianura, è possibile conoscere in tempo reale la potenza espressa a diverse intensità di corsa e su diversi terreni.
fenix 5X e la navigazione. Per quanto riguarda la navigazione, ho riscontrato qualche problema nel caricamento delle mappe. Una volta disponibili sul display, non sempre è immediato distinguere strade, sentieri ed elementi topografici: potrebbe essere necessario rallentare l’andatura, ma questo probabilmente è solo dovuto alla mia scarsa esperienza. Dopo 18 km di corsa, la differenza di misurazione tra il fenix 5X e il mio Polar M400 è di 100 m (rispettivamente 18,02 km e 18,12 km misurati). La cadenza di passo misurata è esattamente la medesima (178 passi al minuto), mentre il dislivello effettuato (elevation gain) registra una differenza percentuale importante (117 m per il fenix, 180 m per il Polar, oltre il 50% di differenza). Tendo ovviamente a considerare più accurato il dato del fenix, che integra i dati topografici con quelli dell’altimetro barometrico non presente nel Polar M400.



Sintesi dell’allenamento. Al termine dell’allenamento è semplice accedere al riepilogo dei dati registrati, tra cui anche il calcolo del tempo di recupero, training benefit e VO2max. Sulla piattaforma Garmin Connect, alcuni parametri interessanti da visualizzare sono il ground contact time (per esempio, valutarne la variazione in funzione di salite, discese e soprattutto del ritmo: su 1 km corso a 3’10” il tempo di contatto con il suolo è in media 175 ms, a 4’00” al km è circa 215 ms, nel mio caso), e la leg spring stiffness (disponibile di nuovo grazie al sensore Stryd), che misura la rigidità, nel senso di forza, durezza ed efficienza, di muscoli e tendini delle gambe. Una maggiore LSS può indicare un miglioramento nell’economia di corsa, proprio come una molla più rigida può accumulare più energia elastica a parità di allungamento.
Round Trip Creator. Da ultimo, Massi mi ha mostrato come impostare il “Round trip course creator”, che forse è la funzione più sorprendente e che fa salire davvero molto il mio entusiasmo per questo GPS.  Impostata una distanza per l’allenamento che vogliamo sostenere, l’orologio è in grado di calcolare e proporre nel giro di due o tre minuti tre diversi percorsi ad anello lungo strade, sentieri e ciclabili adatti alla corsa (soprattutto con poco traffico, su strade percorribili!), mostrarci la mappa e guidarci nell’itinerario! Funzione davvero utile per chi si trova spesso a correre in luoghi che non conosce. Le valutazioni del fenix 5X vanno fatte anche prendendo in considerazione il prezzo (750 euro), non proprio accessibile a tutti: tuttavia è un orologio completo, preciso e estremamente ricco di dettagli.
Sintesi di Francesco. Basandomi sulla mia esperienza di atleta, ritengo che la quantità di informazioni che il fenix può fornirmi durante i normali allenamenti sarebbe decisamente superflua e non sfrutterei che in minima parte le sue potenzialità. Per allenarmi e gareggiare ho bisogno di un GPS più leggero, snello e agile. Tuttavia, sarebbe interessante approfondirne le funzioni e utilizzarlo in ambiente di montagna. Inoltre, capisco che mi aiuterebbe molto valutare lo sviluppo temporale dei parametri e degli indici di corsa forniti dal fenix in funzione dei miglioramenti e della mia crescita atletica. Ringrazio Massi per la sua disponibilità e per avermi dato la possibilità di provare un GPS così completo e innovativo.

CONCLUSIONI E APPROFONDIMENTI

 
Il Garmin fenix 5X è davvero un orologio eccezionale, esteticamente molto bello, da usare in qualunque occasione, anche con giacca e cravatta. Per quanto concerne gli allenamenti e soprattutto quelli svolti in montagna o sui sentieri, il dispositivo ha funzionalità uniche, un software e hardware superiori al miglior concorrente. La visualizzazione delle mappe è abbastanza utile, ma lo schermo a disposizione è sicuramente più piccolo rispetto a quanto offerto dal più scadente smartphone di ultima generazione. La funzione del percorso Round-Trip è davvero eccezionale, perché consente di seguire percorsi che non sarebbero mai stati visti altrimenti: a Barcellona ho attraversato in centro luoghi che in un anno di lavoro nella città catalana non avevo mai notato. Certo però che il rapporto qualità prezzo è un po’ elevato, considerando che molte opzioni del fenix 5X si possono ottenere con un banale telefono. Se cercate un orologio che possa offrirvi un sistema completo di navigazione, che al tempo stesso sia esteticamente piacevole, senza ombra di dubbio avete trovato ciò che cercavate.
Ma come ha notato immediatamente Francesco dopo un minuto di utilizzo, il 5X è probabilmente troppo pesante per gareggiare. Ma siamo davvero sicuri che questa sia la funzione principale del fenix 5X? Quanti caricheranno su Strava o Garmin Connect le sedute d’allenamento con il 5X? Per noi, il fenix 5X è davvero un orologio a tutto tondo, consigliato a chi voglia usarlo tutto il giorno. Un Vice Presidente della mia azienda, con un Panerai al polso, mi ha recentemente detto: “Finalmente ti sei comprato un orologio serio”, una promozione completa! Se dovete gareggiare per il Personal Best, vi suggeriamo invece di optare per il Forerunner 935, di cui tra pochi giorni troverete la nostra recensione.






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