Quest’anno abbiamo deciso di correre all’estero, e visto che il motto coniato per il 2017 è “basta gare lunghe”, ci siamo iscritti alla 100 Miglia dell’Istria, corsetta da 171 Km e 7000 m D+, un bel coast to coast da Labin a Umago.
L’appuntamento è importante, questa gara mi intriga
parecchio, però nello stesso tempo mi intimorisce.... durante questi mesi di
preparazione i dubbi sono stati molti, gara troppo lunga ad inizio stagione,
pochi lunghi sulle gambe, percorso che da l’idea di essere corribile,
caratteristica che non mi piace per niente, però alla fine, come sempre, la
sconsideratezza prevale sulla ragione e quindi si va!!!
L’approccio alla perduta terra d’Istria non è
proprio dei migliori, fila mostruosa alla frontiera tra Slovenia e Croazia, un
ora e mezza fermi in coda, conseguenza…. battuti tutti i record…. parcheggiata
la macchina selvaggiamente sul marciapiedi, espletata la procedura di controllo
materiali e ritiro pettorale, consegnate le sacche, cambio del vestiario, preparato
lo zaino, parcheggiata la macchina civilmente e supplicato gli organizzatori
per aspettarci con la navetta per andare alla partenza…. il tutto in 30’ netti,
neanche il Capitano Kirk di Star Trek con il teletrasporto avrebbe potuto fare
meglio!!!
Ansia ritiro pettorale a parte, finalmente si
inizia a correre, adesso l’unico obiettivo e arrivare alla fine e goderci
questo ennesimo viaggio!!! Il terreno non è facile, perlomeno nella prima metà
gara, il fondo alterna sfasciumi di roccia carsica, fogliame e radici affioranti
e lunghi tratti di strada poderale, mix che mette a dura prova testa e gambe. I
paesaggi però sono mozzafiato, vedere dall’alto il mare al tramonto che “entra”
all’interno della costa è impagabile.
Ormai sono entrato in modalità trail, ho messo in
conto che la fatica e il sudore mi accompagneranno per parecchie ore, però sono
in buona compagnia…. sono sempre con me i miei compagni d’avventura, gli amici fidati
Massi e Alberto, con Loro condivido questa passione che ci accomuna e che ci ha
fatto stringere un legame particolare!!!
Arriva la prima notte, correre di notte mi
affascina, la notte crea sempre una atmosfera particolare che enfatizza i
sensi, nasconde quello che ti circonda e mi assorbe completamente…. il cielo è limpidissimo
e splende una luna quasi abbagliante, tanto che in alcuni punti si potrebbe
spegnere la frontale!!!
Il percorso è impegnativo ma scorrevole…. l’aria è
fredda e ghiaccia il sudore sul viso, il ritmo è sempre lo stesso…. un passo
dopo l’altro, un ristoro dopo l’altro…. i ristori sono diventati il punto di
confine tra i chilometri fatti e quelli che restano da fare, il prossimo
ristoro diventa il prossimo obiettivo da raggiungere e questo gioco aiuta la
testa ad affrontare la fatica, questo alternarsi di pause e movimento diventa
quasi automatico!!!
90° Km, base vita, superata la metà gara…. adesso viene
la parte difficile da affrontare, mancano ancora 80 Km e su un percorso
piuttosto veloce con poco dislivello. Purtroppo Alberto si ferma, una nottata
non proprio delle migliori lo fa decidere saggiamente di non rischiare.
Devo dire che uscire dalla base vita non è stato
facile, sole a picco, caldo da paura, il pensiero di dover affrontare ancora
tanta strada, ma visto che non sono venuto in Istria per pettinare il collo
alle giraffe, richiamo il mio unico neurone assopito all’ordine, e riparto…. dopo
qualche minuto sono di nuovo in modalità trail, riprendo il mio ritmo senza
strafare, tanto di sicuro non ho ambizioni di podio!!!
Il percorso è abbastanza monotono, lunghi tratti di
strada poderale interrotti da qualche salitina…. ogni tanto l’ingresso in una borgate
medioevale ti risveglia dal torpore del tuo andare costante…. vedere la gente
che ti guarda allucinata il sabato sera mentre si rilassa seduta al tavolo di
un ristorante, con una magnifica veduta su una vallata al tramonto, ti fa ritornare
in mente la solita domandina…. ma chi caxxo me lo ha fatto fare…. purtroppo alla
domandina ricorrente non ho ancora dato una risposta, ecco perché sono qua a
far fatica come un pirla!!!
Il viaggio continua e inizia anche la seconda
notte, il buio ti riavvolge di nuovo, la stanchezza inizia a farsi sentire, i
piedi reclamano un po’ di sosta, ma è la mente che comanda e ti dice che devi
continuare, perchè vuoi a tutti i costi raggiungere il traguardo, vuoi a tutti
i costi concludere questa gara che hai affrontato quasi per gioco, con
leggerezza, e adesso ti sta presentando il conto!!!
I volontari che trovo ai vari ristori sono fantastici,
cercano in tutti i modi di metterti a tuo agio, alcuni parlano in italiano,
altri no, ma comunque riusciamo sempre a capirci, anche quando sul tavolo trovi
una bottiglia di “rakija” al posto dell’acqua, una sorta di grappa Croata, e
rischi di fare una ripartenza a razzo!!!
Finalmente l’ultimo ristoro a Guia, segno che ormai
l’arrivo è vicino, mancano 13 Km, praticamente tutti in piano, da fare tutti d’un
fiato…. o quasi…. inizia ad albeggiare sono ormai quasi passate 38 ore dal
momento della partenza, 38 ore di completo distacco dalla vita di tutti i
giorni, dai ritmi normali, dalle cose che sei abituato a fare quasi automaticamente….
in lontananza si intravedono le case di Umago, finalmente il traguardo…. con Massimiliano
passiamo assieme sotto allo striscione dell’arrivo…. Alberto ci è venuto
incontro…. una grande gioia nel vederlo e nello stesso tempo una grande
amarezza perché non siamo riusciti ad arrivare tutti e tre assieme al traguardo!!!
L’avventura si chiude qua…. mi consegnano la
medaglia da finisher, finisher di questa 100 miglia dell’Istria, finisher di
questo viaggio che mi sembra durato una vita…. la modalità trail si spegne in
automatico, tutto finito, la fatica, il sudore, i momenti di allegria e di
sconforto con gli amici compagni di gara, si ritorna alla vita normale…. basta
gare lunghe…. per adesso!!!
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