Oggi si va in scena nelle Dolomiti della Val di Fassa, forse una delle zone dove si raccolgono in pochissimo spazio le crode più belle ti tutto l’arco alpino.
La Dolomites Skayrace quest’anno è alla sua 19ª
edizione, una gara che ormai ha segnato la storia delle Skayrace, gara
ambitissima tanto da segnare il sold-out poche ore dopo l’apertura delle
iscrizioni. Potevamo mancare all’appuntamento….. sicuramente no!!!
Canazei alle 7.30 di mattina è ancora addormentata
ma in piazza Marconi fervono i preparativi per la partenza della gara, prevista
per le 8.30. La giornata si preannuncia fantastica, cielo azzurro limpidissimo,
temperatura “croccante” ideale per
correre, soprattutto in salita.
Man mano che passa il tempo gli atleti iniziano ad
ammassarsi in piazza… Io e Massi siamo come due pesci fuori dall’acqua,
sicuramente questo tipo di gare non rientrano nei nostri programmi usuali, ma
quest’anno, come diversivo, abbiamo programmato qualche gara corta e veloce,
tanto per non essere monotoni!!!
Guardandoci intorno vediamo parecchi “cavalli di razza” ma anche molti come
noi che vogliono solo godersi la gara e il paesaggio che, vista la giornata
splendida e le cime che ci circondano, sarà sicuramente spettacolare!!!
Entriamo nei cancelli, siamo proprio in tanti, circa
1000 atleti, cerchiamo di portarci un po’ avanti, non tanto perché abbiamo
ambizioni di podio ma perché non vogliamo trovarci imbottigliati nel primo
tratto che è abbastanza stretto.
Questa gara ha uno sviluppo molto semplice, si va
in salita continua, più o meno ripida, per 10 Km, cioè dalla piazza di Canazei
a 1400 m ca. fino a Capanna Fassa sulla cima del Piz Boè a 3152 m….. poi si
inizia a scendere per 13 Km su terreno molto tecnico e ripido fino a ca. 5 Km
da Canazei dove si chiude su sentiero e strada forestale.
Lo speaker inizia il conto alla rovescia, sulle
nostre teste l’elicottero riprende la partenza di questa 19ª DOLOMITES SKYRACE, siamo pronti,
siamo carichi, siamo decisi ad andare a prenderci la nostra vetta, il Piz Boè,
Capanna Fassa la in alto…..
Vià!!! La partenza è velocissima, in breve mi
ritrovo in mezzo ad un’orda di atleti che sfrecciano da tutte le parti, anzi mi
superano da tutte le parti.
Cerco di tenere il passo ma in breve mi accorgo di
essere completamente fuori soglia!!! Vorrei tenere l’andatura ma le mie gambe e
soprattutto i miei polmoni mandano segnali inequivocabili, o rallenti o
schiatti, ma schiatti di brutto!!! Non voglio rallentare troppo, ma la strada
si fa sempre più ripida e devo per forza mollare un po’.
Lasciato l’asfalto riprendo il mio ritmo usuale,
cerco di rimanere concentrato sullo sforzo, sulla fatica.
Saliamo lungo la pista da sci che da Canazei porta
al Passo Pordoi, pista che alterna tratti ripidi a “muretti” molto ripidi….. in mezzo ai pini che ci circondano ogni
tanto appare la sagoma del Boè che si staglia su un cielo azzurro come non mai.
Si sale velocissimi, il ritmo è alto, il fiato è
sempre corto, spingo con le mani sulle ginocchia per cercare di aiutare un po’
le gambe, inizio ad intravedere il Passo e la, leggermente a sinistra, ancora
un po’ nascosto dallo spigolo della parete, il canalone che porta alla Forcella
Pordoi…… un ghiaione che sale incastonato tra due pareti di roccia ripidissime,
segnato al centro da una linea a zig zag che evidenzia la via di salita.
Il piazzale del Passo Pordoi e il ristoro mi danno
un po’ di tregua, cerco di rifiatare per poi spararmi di nuovo in salita su per
il ghiaione.
Il sentiero, dopo un breve tratto iniziale in
falsopiano, va su ripidissimo…… cerco il mio limite, oggi non voglio risparmiare
niente, vorrei aumentare l’andatura ma la verticalità del terreno me lo
impedisce….. in breve siamo praticamente sotto alla forcella, un tunnel scavato
dai volontari nella neve segna l’arrivo al secondo ristoro…. Cerco di rifiatare
di nuovo e riparto subito, voglio andarmi a prendere la cima, voglio godermi il
tratto più bello della gara, l’ultima salita per raggiungere Capanna Fassa, l’ultimo
tratto di roccette da arrampicare dun fiato, con il cuore in gola, una vera
goduria!!!
Finalmente ecco la cima, intorno tutte le vette
sono più basse, a parte una….. Lei….. La Regina delle Dolomiti….. la Marmolada,
che si vede in lontananza con il suo ghiacciaio……. uno spettacolo!!!
Bene adesso però bisogna scendere…… adesso viene il
bello, con questa discesa interminabile che ti riporta al punto da dove sei
partito. Le gambe sono praticamente di gomma, scendo lentamente, devo
riprendere un po’ di scioltezza dopo la lunga salita.
Man mano che diminuisce la quota le gambe
riprendono tonicità, inizia la danza, si inizia a saltare da una parte all’altra
cercando l’appoggio la in mezzo a una distesa di rocce dove il sentiero, a
volte solo traccia, ti conduce sempre più in basso verso l’arrivo a Canazei.
Il sole batte, man mano che perdo quota fa sempre
più caldo, il terreno adesso permette di scivolare veloci sul fondo del
sentiero nel bosco….. ci siamo ecco la forestale, adesso bisogna allungare il
passo, bisogna lasciare andare le gambe…… sono da un po’ assieme ad una ragazza
che mi precede di poco….. la raggiungo, ormai siamo sull’asfalto, vedo che lei
mi guarda con la coda dell’occhio….. resto qualche passo dietro e incitandoci a
vicenda imbocchiamo il viale transennato con il tappeto rosso che porta all’arrivo….
Rallento un attimo e la lascio andare in modo che possa godersi il suo arrivo….
Finita!!!
Gara fantastica, ambiente
da sogno, organizzazione da paura…. anche le SkayRace hanno il loro fascino….
Con Massi ci dirigiamo al parcheggio e verso una
meritata birra gelata!!!
Vuoi vedere che si è riaccesa la mia vecchia fiamma
per queste gare… ma chissà!!!
Stay tuned
M. Marini
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