Pubblico la cronaca di questa gara per ricordare i momenti vissuti ieri al Trail dei 3 Castelli, ma sopratutto per ricordare l'amico trailer Mario Pantanali che purtroppo ieri è stato fatalmente colpito da una saetta sulla salita del Monte Cuarnan.
Ciao Mario
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Ed eccoci di nuovo in pista, ormai la stagione è
aperta e il calendario gare diventa sempre più fitto.
Oggi
tocca al Trail dei 3 Castelli, gara
di 50 Km con 3500 m D+ che si sviluppa sulle Prealpi Friulane girando intorno
ai paesi di Gemona e Venzone.
Siamo
i soliti tre assidui io, Massimiliano Tebaldi e Alberto Pandiani, anche se poi
scopriremo che iscritti alla gara, però sui 30 Km, ci sono anche Michele Simion
e Gabriele Vedova.
Io
e Massi, usando sempre la scusa che dobbiamo accompagnare Alberto nella
preparazione al TOR, e Alberto con la scusa che deve partecipare al TOR, continuiamo
ad iscriverci a gare su gare… la realtà invece è un’altra siamo praticamente
tutti e tre malati di trail è non riusciamo a trovare una cura per guarire!!!
Eccoci
quindi Domenica mattina presto, già in piazza a Venzone pronti per prendere il
via…. Non ci sono molti partecipanti… la sensazione che si percepisce nell’aria
è che si tratti di una gara “spartana”, organizzata in un contesto selvaggio
dove di sicuro ci sarà da far fatica….. ma d’altronde siamo o no venuti fin qua
per far fatica!!!
Alle
sette in punto il via… la prima parte di gara si presenta per me molto
faticosa, c’è troppo da correre e soprattutto da correre in piano, cosa che non
amo per niente…. Ben presto però lo scenario che ci circonda inizia a cambiare e
tra un tratto di sentiero, un tratto di strada forestale e qualche breve tratto
di asfalto arriviamo a Gemona dove finalmente parte la prima salita vera!!!
Adesso
si inizia ad andare, il sentiero è molto ripido e ci fa guadagnare dislivello
in pochissimo tempo…. come al solito cerco di trovare il mio ritmo, la mia
concentrazione…. non parliamo quasi mai se non per qualche breve battuta, ormai
ci conosciamo troppo bene e ci capiamo anche a motti.
A
dire il vero questa prima parte di gara è stata abbastanza veloce e non ci ha
entusiasmato parecchio, questa è la prima vera salita che affrontiamo… però poi
avremmo modo di ricrederci!!!
Passano
i chilometri e passano le ore, il percorso alterna tratti di bosco e tratti su sentiero
aperto, tratti veloci in falsopiano a salite ripidissime che tolgono il fiato…..
discese su fondo bagnato con fango, sassi e foglie che ti impediscono di fare
il ritmo che vorresti… però non possiamo lamentarci altrimenti avremmo scelto
di andare a correr sul bitume!!!
Finalmente,
si inizia a fare sul serio, la parte più impegnativa arriva adesso, il grosso
del dislivello è la che ci aspetta….. iniziamo la prima salita dura, verticale….
un sentiero “disegnato” sulla costa di una montagna erbosa che sale dritto
verso il nulla, si perché la cima si perde in mezzo alle nuvole del cattivo
tempo che ci aspetta in quota.
Sul
sentiero come formiche una riga di trailer che arranca verso l’alto… e la in
mezzo anche noi tre….. sempre assieme, testa bassa, mani sui bastoni, spingendo
di continuo, come a volerci estraniare dalla fatica con questi gesti ripetitivi…
un passo dopo l’altro per vincere la forza di gravità che ci vuole a tutti i
costi frenare e riportare in basso…..
Arrivati
in cima bisogna scendere… il bello della montagna…. discesone da paura nel
bosco, fango… tanto fango, foglie, foglie che nascondono i massi che stanno
sotto, rami, radici….. imprecazioni perché non sei mai stabile… vorresti
correre ma quell’unico neurone rimasto ti prega di rallentare, discesa… ancora
discesa e adesso…. riparte la salita…. questa volta salita tecnica su roccette,
purtroppo bagnate perché il temporale si è divertito a far piovere e
grandinare.
Saliamo
un po’ staccati ma comunque sempre a vista è in breve raggiungiamo il punto più
alto della gara… la nebbia ci avvolge completamente… ormai la stanchezza si fa
sentire ma la testa non molla siamo tutti abituati a stringere i denti e pronti
a continuare, anche se….. guardandoci negli occhi, come sempre parte la domanda
“ma chi cazzo c’è lo ha fatto fare” ma non potevamo starcene a casa in divano a
guardare la televisione!!!
Questo
percorso così selvaggio non vuole darci tregua, fino ad ora il fango, i sassi
bagnati le foglio traditrici, ma poteva mancare la neve per chiudere in
bellezza questo nostro viaggio in terra Friulana…. E allora giù, scendiamo dove
i primi ovviamente hanno fatto diventare la neve come uno scivolo….. e sai che
divertimento!!!
Ma
bastasse la neve… di nuovo bosco, fondo instabile, scivoloso….. e ancora
imprecazioni, tante imprecazioni… però la sorpresa!!! ci attende, un meritato
ristoro gestito da veri Friulani che ci offrono appena arrivati un buon
bicchiere di vino….. ovviamente non possiamo rifiutare… vuoi mai che si offendano!!!
È
così, dopo aver preso questo scacciapensieri… riprendiamo la nostra marcia
verso Venzone sicuramente più allegri!!!
Ormai
ci siamo il roadboock dice che manca l’ultima “salitina” e poi via verso l’arrivo… pochissimi chilometri ci
separano dalla fine di questo gara così dura che ci ha messo veramente alla
prova…. Invece le sorprese non sono finite….. parte l’ultima “salitina”, si fa per dire… in realtà un
altro vertikal tosto, veramente tosto!!!! A questo punto però sentiamo aria di
arrivo… in breve… o quasi… ci troviamo alla periferia di Venzone, giriamo
intorno al paese per entrare nella piazza attraverso le mura antiche…. Fantastico!!!!
Tagliamo
il traguardo assieme, stanchi, doloranti, con il fango fino ai capelli, per chi
li ha… viaggio finito, fatica tanta come sempre…. Ma a noi piace così, pronti a
riprendere il via alla prossima avventura.
Massimo
Marini
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