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lunedì 16 ottobre 2017

MAROCCO ULTRA TRAIL ATLAS TOUBKAL - UN VIAGGIO VISSUTO A METÀ


A volte le scelte che poi lasciano un ricordo indelebile nella vita, vengono prese d’istinto, senza star li a pensarci troppo…. Correre l’ULTRA TRAIL ATLAS TOUBKAL in Marocco è stata una di queste!!!
Le preoccupazioni prima della partenza non sono poche…. Gara lunga in territorio completamente sconosciuto…. Passaggi a quote elevate…. Organizzazione Francese, quindi essenziale, pochi ristori, tratti lunghi da percorrere in zone completamente isolate, senza vie di uscita…. di sicuro non è il solito “menù” che ti propongono per le gare da correre in Italia!!! Però a volte bisogna osare nella vita!!! Osare per fare un viaggio, da vivere con gli amici, Alberto e Massi, con i quali condivido da tempo questa passione….
L’organizzazione si dimostra subito efficientissima…. Trasporto navetta, campo base organizzato con le tende, consegna pettorali, assegnazione posti letto, pranzo, cena, tutto funziona perfettamente…. Tutto intorno le montagne dell’Atlante, aride, brulle, alte, parecchio alte…. Il punto più in quota della gara segna quasi 3700 mt..!!!
Partiamo il Sabato alle 6 di mattina, è ancora buio, la giornata però si preannuncia splendida…. Le sensazioni sono ottime…. Come al solito deve ancora iniziare la giornata e già non vedo l’ora che scenda la notte…. Si…. amo correre di notte, il silenzio, il buoi, la ricerca del sentiero, la concentrazione nel cercare l’appoggio, lo sguardo che vaga nel vuoto, le luci delle frontali davanti e dietro a te che ti indicano quanta strada devi ancora percorrere e quanta ne hai già percorsa….. dandoti quella sensazione di sconforto e contentezza allo stesso tempo!!!
Il paesaggio è fantastico, lunare…. Tutto intorno solo sassi e qualche cespuglio di erba secca…. e poi il contrasto…. la dove scorre l’acqua dei torrenti sul fondo delle valli, tutto intorno la vita…. erba rigogliosa, alberi…. bambini che giocano, donne che lavano i panni, si perché la in mezzo al nulla abbiamo attraversato numero villaggi berberi…. Queste genti che vivono solo con quello che possono ricavare dalla loro terra, con le case fatte di sassi e fango…. Una cultura lontana anni luce dalla nostra, un modo di vivere che la nostra generazione ha letto solo sui libri…. Un modo di vivere essenziale, senza nessun agio…. Però malgrado questa vita estremamente dura, sempre sorridenti soprattutto i bambini che ti corrono in contro e ti sorridono quando passi!!!
I sentieri scorrono sotto ai piedi, si è alzato il sole e fa caldo, continuiamo ad andare con passo costante…. Si fa fatica a progredire, si corre poco il fondo è estremamente tecnico, sassi, sassi dappertutto, salite ripide…. Centelliniamo l’acqua, i ristori sono pochi e l’altezza disidrata velocemente!!!
Arriviamo al punto di controllo 4, 50 Km andati…. Questo punto di controllo lo ricorderò a lungo perché mi ha lasciato un grande sconforto!!! Qua infatti si è interrotto il viaggio, Massi e Alberto saggiamente decidono di fermarsi…. Io riprendo da solo ma non sarà più lo stesso andare…. Avevamo pianificato questa gara per mesi…. Volevamo viverla assieme, dall’inizio alla fine…. Purtroppo non è stato così!!!
Saluto gli amici e riprendo la marcia…. Le parole di Massi e Alberto le porterò con me fino all’arrivo…. “Max  vai fino alla fine”!!!
Ormai sta facendo buio, la temperatura scende e rende più agevole la corsa…. L’obiettivo ormai è chiudere la gara…. testa bassa, mani sui bastoncini, un passo dopo l’altro….. si alza la luna, luna piena che illumina la via e le cime circostanti….
Proseguo ad oltranza, quasi sempre da solo…. Raggiungo il punto più alto della gara…. il sentiero ripido finisce all’improvviso su una piana…. la attraverso e poco dopo riprendo un sentiero ripido che inizia a scendere…. I chilometri sulle gambe sono sempre di più, la stanchezza sale….. inizia ad albeggiare, ormai manca veramente poco…..
Il sentiero continua a salire, ripido, il cuore batte a mille…. E finalmente eccole la in lontananza… le due bandiere rosse che indicano la forcella da dove sci scende all’arrivo, al campo base, le due bandiere sulle quali avevamo sognato nei giorni prima della gara…. avevamo detto “arrivati qua è fatta”!!!
Sono arrivato, mi mancano gli amici, ma devo comunque onorare la gara, devo onorare il Loro augurio “Max vai fino alla fine”!!!
Ecco…. Finita!!! Taglio il traguardo quando l’accampamento sembra ancora addormentato, poca gente in giro…. Lo speaker annuncia il mio arrivo e si complimenta…. Lo fa in francese e non capisco praticamente un tubo!!! Ma va bene così!!!
È stato un viaggio…. Un viaggio che però si è interrotto a metà!!!
Di sicuro ci rifaremo… to be continued


Marini Massimo



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