Ed è venuto anche il momento dei Mondiali IAU di Ultratrail, insolitamente piazzati molto avanti nella stagione. E' il turno del Portogallo, Peneda-Geres ed il suo Parco Nazionale situato nel profondo nord del paese. Ottantacinque chilometri e circa quattromlacinquecento metri di dislivello per una gara che dovrebbe presentare un terreno vario, con tratti duri e tecnici ma anche parecchi chilometri corribili, specie nella prima parte.
La parte del leone la dovrebbero fare i francesi e gli spagnoli, che hanno messo insieme due squadroni. Gli americani non sembrano avere portato il meglio, ma hanno qualche elemento valido. Nel ruolo di outsider gli inglesi e, speriamo, i nostri. Più qualche individualità varia.
Ricordiamo che si assegnano i titoli sia individuali che di squadra, quindi sarà importante vedere anche come si svilupperà la dinamica di team.
Ricordiamo che si assegnano i titoli sia individuali che di squadra, quindi sarà importante vedere anche come si svilupperà la dinamica di team.
Partenza alle 5:00 di Sabato, le previsioni sembrano molto buone per una zona che solitamente in questo periodo è molto piovosa.
Vediamo intanto chi c'è il lista tra i favoriti, iniziando come sempre dalle signore.
Inutile girarci tanto intorno, la gara vive sul duello mortale tra Nathalie Mauclair e Caroline Chaverot, due che quando si trovano contro non si tirano indietro. La Mauclair è stata abbastanza coperta dopo il secondo posto alla MDS, la Chaverot invece ha avuto un'annata devastante, vincendo tutto a mani basse, UTMB, Mont Blanc 80km, Buff Epic Trail, Transgrancanaria e Madeira Ultra Trail. Si è presa anche lo sfizio di andare a Limone ed arrivare in alto anche in una gara di 25 km. Io vedo favorita la maestrina, ma la Mauclair è una bestia, come chiunque l'ha vista gareggiare può testimoniare.
Chi può anche solo lontanamente pensare di inserirsi? Un nome su tutti: Emelie Forsberg, al ritorno da un brutto infortunio che l'ha tenuta lontana dai campi di gara. La distanza è la sua, se è davvero al 100% sarà bello vedere come si inserirà nel duello di testa: aspetterà che le altre si scannino o si getterà nella tenzone?
Tra le spagnole Uxue Fraile è sempre lì, ma non ha la verve delle tre qua sopra, e su un percorso così serve forse più velocità di base. La parte della cattiva la potrebbe fare Azara Garcia, che quelle doti le ha e le ha fatte vedere a Zegama, che come palcoscenico non è certo banale: non si vince mai per caso a Zegama.
Io metto in buona posizione anche la soldatessa britannica Jo Meek: seconda alla CCC, ottava alla TNF 50, velocità di base devastante e cattiveria assoluta.
E le yankees? Senza Devon Yanko, out per infortunio come tante altre possibili protagoniste, YiOu Wang dovrebbe essere la punta della squadra, ma la vera sorpresa potrebbe essere Larissa Dannis sana e pronta a battagliare: se davvero è in forma, ha tutto per fare capolino nelle prime cinque.
Ce la mettiamo un'italiana? Direi di si, visto che sia Lisa Borzani che Simona Morbelli si presentano con tutte le credenziali per entrare nelle dieci. Lisa poi ci ha abituato a tutto: la distanza non è la sua, ma sappiamo che è capace di tutto. E Cristiana Folladorpotrebbe essere la sorpresa tra le nostre, dove Lara Mustat e Virginia Olivieri completano il team.
Altri nomi sparsi: Anne-Lise Rousset, Aurelia Truel e la sempreverde Maud Gobert completano la squadra francese, tutte e tre capaci tranquillamente di entrare nei dieci. Gemma Arenas tra le spagnole anche. Beth Pascall e Sophie Grant per il team GB che schiera anche Jo Zakrzewski che sembra però più portata su terreni velocissimi o la strada. La local Ester Alves è sicuramente motivata e ha nel palmares buoni risultati in gare importanti, ma se volete un nome esotico per la top ten io direi Michaela Mertova dalla Repubblica Ceca.
Passiamo agli uomini, dove la situazione è sicuramente più complessa.
Anche qui, Francia e Spagna sugli scudi. I francesi hanno un insieme malefico: il campione uscente Sylvain Court, il vincitore dell'UTMB Ludo Pommeret, Nico Martin, Benoit Cori (due volte vinctore ai Templiers e una alla Saintelyon), il campione della CCC Michel Lanne e Aurelien Collet. Qualcuno se la sente di dare i francesi perdenti a squadre?
Beh, gli spagnoli di sicuro non partono sconfitti: quando in squadra hai Luis Alberto Hernando voglioso di sistemare anche questa faccenda dopo il secondo posto dell'anno scorso, Pau Capell in annata da urlo con TDS e Ultra Trail Australia vinti ed un terzo a Transgrancanaria, il buon Tofol Castanyer, Yeray Duran tornato a livelli assoluti e Pablo Villa a completare, non devi avere paura di niente e nessuno.
Gli inglesi schierano due punte di diamante che secondo me metteranno lo zampino sul podio: Tom Owens e soprattutto Andy Symonds sono due tosti, completi e cattivi. E Andy sta avendo una stagione fantastica con vittoria alla LUT ed un secondo al Buff Epic dietro a Luis Alberto Hernando. E su questa distanza è letale. Gli altri inglesi sembrano un gradino sotto, anche se sono tutti ottimi runner: Kim Collison e Donnie Campbell specialmente, ma anche Damian Hall potrebbe fare bene.
I norvegesi avevano sulla carta un pezzo da novanta con Didrik Hermansen che però non partirà. Restano Thorbjorn Ludvingsen e Erik Haugnes, ma la top ten dovrebbe essere il loro limite. Allora forse meglio gli americani che hanno in Alex Varner un uomo che potrebbe aspirare alla top five. Poco si sa della forma di Alex, che dopo un finale di 2014 ed inizio 2015 impressionante, si è un po' perso per strada. Ma sarebbe prematuro darlo per finito, visto che il talento e la voglia pare restino alte. Mario Mendoza ha sicuramente la velocità, ma in Europa è tutto da testare, e si sa che gli yankee patiscono. Io azzarderei allora su Tyler Sigl che sulla distanza ha dei tempi impressionanti.
Altri: Matthias Dippacher e Stephan Hugenschmidt potrebbero portare la Germania nella top ten se le cose si mettono bene mentre i padroni di casa chiedono a Luis Fernandes di tenere alta la bandiera. I giapponesi questa volta non sembrano avere grosse individualità, mentre dall'altro emisfero Brendan Davies lotterà per l'Australia ed il simpaticissimo Scott Hawker per la Nuova Zelanda. Scott è uno che quando vuole picchia duro... Lo svizzero Diego Pazos ha quest'anno qualche bel risutato (Eiger e Mont Blanc 80km oltre ad un terzo a Transgrancanaria) chissà che non metta il naso la davanti. Ah, Bhim Gurung dal Nepal va messo d'obbligo tra i cattivi dopo la prestazione al Kima!
Dimenticato qualcuno? I nostri, per diamine! Le due punte saranno sicuramente Giulio Ornati e Giuliano Cavallo. Al Bianco hanno fatto vedere che quando il gioco si fa duro, ci sono anche loro due. Ma anche Luca Carrara ha tutto per fare una grande gara. Con Georg Piazza e Carlo Salvetti si completa la squadra: regalateci un sogno ragazzi!
Sito internet : http://carlossanatureevents.com/
di Davide Grazielli
Fonte: Spiritotrail
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