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martedì 2 agosto 2016

SUDTIROL ULTRA SKYRACE




Di nuovo qui, Bolzano , la sua piazza la sua gente, quell'italiano parlato con spigolosità germanica, i suoi edifici , le sue chiese, che ricordano le sue origini.

Una città incastrata nelle sue montagne come un diamante in un solitario . Lo sguardo per forza di cose va verso l'alto. Si cercano le cime , si scrutano le montagne dal basso. Il caldo soffoca il corpo, l'afa fa da padrona. Tra non molto andremo là in alto , andremo a prenderci un' altro fine settimana di alta montagna. Massimo è determinato, Mauro fiducioso, io attendista. Tutti sappiamo cosa ci aspetterà, tutti immaginiamo la partenza , il viaggio, l'arrivo .

L'attesa è snervante , fino a quando la musica si alza, la piazza si anima, gli smartfhone si alzano sorretti da braccia tese e visi sorridenti , Cinzia , la moglie di Mauro ci lancia un ultimo incoraggiamento e tutto un po' alla volta svanisce , allontanato dal quel sparo che ha dato il via alla tua corsa. Le gambe pesanti ora cercano la leggerezza , le mani stringono i tuoi bastoncini , lo sguardo scruta chi ti corre accanto e nello stesso cerca i tuoi amici. E' iniziato , si va ,si parte su una strada asfaltata disegnata con una riga retta verso il cielo. Il sudore bagna già il mio viso , la mia bocca cerca aria fresca, il mio cuore un battito regolare.

Si sale , si sale . Mauro sembra in forma.

Mauro cuore di ferro e fisico da predestinato, un anno fermo e non sembra , va su con un ritmo continuo senza pausa. Massimo procede con la sua solita sicurezza, la salita è la sua ricompensa

Io chiudo come sempre , li osservo da dietro, accompagno con gli occhi il loro andare.

La gente ai lati della strada poco a poco svanisce . Si entra nel sentiero, si comincia a respirare un aria di montagna. Le luci della città sono sempre più distanti, le cime più vicine. Le mani, le braccia le gambe si alternano in un ritmo ben scandito per vincere la salita. Una salita infinita , una salita che non da tregua, 2000 metri in pochi chilometri. Si passa dal caldo della città al vento freddo della cima. Noi sempre insieme , uniti, in racconti , ricordi e silenzi. In alto in pochi minuti ti accorgi cosa vuol dire alta montagna. Il vento freddo entra nel tuo corpo con prepotenza e in poco tempo ghiaccia tutto quel calore prodotto dal tuo salire. La prima notte è iniziata, la tua frontale illumina il sentiero. Si corre poco, le discese sono molto tecniche , la notte e i chilometri da fare consigliano calma. La notte è bella, ti regala ancora più silenzio, ti regala riflessioni, ti fa percorrere e ripercorrere la tua vita.

Ti fa isolare e nello stesso tempo confidare. Nasconde il tuo salire, i tuoi occhi non trovano la fine della salita nascosta nell'oscurità e il tuo corpo non si concentra dove si dovrà arrivare , ma al prossimo passo verso l'alto. Il tempo passa senza contarlo, nessuno di noi tre fa calcoli, siamo sempre insieme ,ci muoviamo in sintonia. Il terreno mano mano che saliamo cambia, il sentiero è sempre più roccia, la salita e la discesa sempre più impegnativa .

Il giorno ti sorprende arrivando in punta di piedi. Si impadronisce della notte senza prepotenza, accompagna il suo congedo guadagnandosi senza prepotenza la scena. Ti fa vedere un po' alla volta quello che ti sovrasta. Ti svela le cime che dovrai conquistare per far ritorno a Bolzano , la natura si risveglia pronta a conquistarsi quel poco di calore che arriverà con il primo sole,. Il congedo della notte e l'arrivo del giorno, quel punto di equilibrio che dura troppo poco per gustartelo appieno, vale il viaggio, solo quello, solo quel momento vale tutti i chilometri e la fatica che stai per fare.

La montagna , le Alpi Sarentine, sono aspre, selvagge, spettacolari nella sua bell'azza. Non sono frivole, sono essenziali,.I suoi sentieri non si perdono i troppi zig zag, vanno su dritti a cercare la forcella che ti fa conquistare la vetta. Le vallate giocano con il sole per pavoneggiarsi alla vista di chi le percorre. Incutono rispetto, la giusta attenzione, non ti concedano nulla, le devi conquistare con fermezza , sicurezza. Nascondono passaggi complicati , tratti esposti, corde per accompagnare il tuo andare. Il sole oramai è alto, scalda con prepotenza il tuo corpo. La crisi è arrivata e come è arrivata è passata. A metà gara un breve riposo ha ricaricato le pile. Mauro è quello del trio più determinato, Massimo è il nostro punto di riferimento. Arriva la parte finale , la più dura, dura per il percorso e per la stanchezza. Mancano le tre cime finali , le creste a lama di coltello e le discese lunghe infinite fino a Bolzano.

Le creste, sottili, un lembo di terra in mezzo alle due cime, tratti esposti a destra e sinistra , discese insidiose che reclamano rispetto, attenzione. Una corda d'acciaio che unisce più punti le mani strette attorno, i piedi che cercano l'appoggio, la roccia sicura tua alleata che ti tiene sospeso nel cielo, gli occhi che hanno poco tempo per scrutare ma rubano immagini flash da ricordare. L'ultima salita con le mani a cercare appoggi e le gambe a spingerti verso l'alto, gli amici che incoraggiarono con sguardi il tuo procedere.... questi sono i momenti di un ultra trail che fanno la differenza, sono attimi che conserverai a lungo.

La seconda notte arriva pre annunciata da un forte vento che ti fa tremare , un attimo e il tempo cambia repentinamente, senza preavvisi. Dei lampi illuminano il cielo, si scende in fretta si cerca di perdere quota, i tuoni in alto mettono fretta al tuo andare la pioggia e il vento lo rallenta. Questa è la montagna , non devi mai dare per scontato nulla, nulla è certo. Il freddo , la pioggia , i tuoni stanno vincendo la tua convinzione . La decisione di fermarsi al rifugio, decisione mal digerita, dettata dal momento decisione che cambia in fretta al termine del temporale, si continua si va , tutti insieme, uniti verso Bolzano , verso quella discesa in asfalto troppo ripida per apprezzarla... via verso l'arco, tutti e tre insieme , via verso la birra meritata.... un'altra avventura è andata... una birra per me e per i miei amici... alla prossima.


Massimiliano Tebaldi


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