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mercoledì 22 giugno 2016

L’INCREDIBILE STORIA DELL’UTMB




Sono le 4 del mattino di un sabato di fine estate.
Da piazza Balmat di Chamonix 720 atleti stanno per partire per la prima edizione dell’UTMB
È il 28 Agosto 2003.

Partenza UTMB 2003

Madame Poletti al timone, dopo un tentativo fallito da parte di altre organizzatori negli anni ’80 in seguito alla morte di un concorrente .
Tre gare in programma:
1.         150 Km 8000 D+ con il giro completo con tempo massimo 38 ore
2.         110 Km 6000 D+ Chamonix-Champex e
3.         67 Km 4000 D+ con arrivo a Courmayer
Gli atleti possono scegliere in corso di gara a quale traguardo fermarsi.
Sono i pionieri dell’ultratrail moderno, con pochi riferimenti, tranne qualche ultra tra cui la Reunion e in Italia alcune sky negli anni 90 e il primo ultratrail solo nel 96 (Ecomaratona dei Marsi vinta da Fabrizio Bernabei) .
Completeranno il percorso intero 67 atleti mentre gli altri si fermeranno alle distanze intermedie: 5 di loro sono italiani; i primi, Silvio Bertone e Gastone Barrichello, vestiranno anche la maglia della nazionale 24 ore .
Vincono il nepalese Dawa Sherpa in 20 ore  e 5 minuti e la giovanissima americana Kristin Moehl in 29 ore, che a soli 25 anni è una veterana delle corse di lunga durata.

Dawa Sherpa UTMB 2003

La favorita, Corrine Favre, un altro pezzo miliare della storia delle corse in montagna, decide di fermarsi al traguardo di Courmayer.
Nell’edizione successiva i traguardi possibili diventano 6 e il tetto massimo per concludere la prova più lunga passa a 44 ore.
Vince il francese Delebarre in 21 ore, alle cui spalle il vincitore della prima edizione Sherpa, mentre Colette Borcard si aggiudica la prova femminile.
Il primo italiano è Matteo Bertoli e gli arrivati passano a 420.
Ma è il 2005 l’anno in cui la corsa decolla.
2000 atleti al via, la gara viene affiancata dallo sponsor North Face, 4 i traguardi intermedi e poco più di 700 gli arrivati a Chamonix. Gli altri risulteranno finisher dei traguardi intermedi.
Un altro vincitore: questa volta è lo svizzero Christophe Jaquerod, terzo invece un certo Marco Olmo.

Marco Olmo

Prima delle donne un altro pezzo di storia di questa gara, la giovanissima inglesina Elizabeth Hawker.
Nel 2006 i traguardi intermedi vengono tolti e rimane solo la distanza più lunga. Nonostante questo giungono quasi diecimila preiscrizioni da tutto il mondo.
Viene creata cosi la CCC (Courmayer-Champex-Chamonix) per soddisfare le grandi richieste.
La macchina organizzativa aumenta tecnologicamente e si possono già seguire i corridori coi loro passaggi intermedi.
Arriveranno in meno della metà dei 2500 partenti e la vittoria andrà proprio all’italiano Marco Olmo, classe 1948 chechiude la prova in 21 ore e 6 minuti.
Vittoria femminile e record della corsa in 25 ore per Karine Herri, un’atleta che si era già aggiudicata prove come Gran Raid Reunion, G.R. Templiers e seconda alla Western States.
Il 2007 è un anno importante per l’UTMB.
Le richieste sono in continuo aumento, la gara viene portata a 160km e 9000D+.
Il tetto massimo dei partecipanti diventa 2000 per l’UTMB e 1500 per la CCC, mentre quelli preiscritti in ritardo avranno diritto a partecipare all’edizione successiva.
Vengono istituite gare qualificanti per l UTMB dell’anno successivo per creare una selezione maggiore alle numerose preiscrizioni.
1437 arrivati sui 2000 partenti.
Il favorito è l’americano Scott Jurek già vincitore di Badwater, Western States e Sparthatlon.
Rivince invece Marco Olmo in un tempo stratosferico di 17 ore e 54 minuti, precedendo atleti fortissimi e molto più giovani di lui.
Tra le donne vince una leggenda americana, Nikki Kimball.

Nikki Kimball

Nel 2008 il percorso passa a 166km e diventa più duro con l’aggiunta della salita che da Vallorcine porta a La Flegere  con 1000 mt D+ a soli 20 km dal traguardo.
Nasce la PTL, una corsa in autosufficienza in squadre composte da 3 atleti.
Grande livello, si impone un ragazzino già campione del mondo di Sky, Kilian Jornet, spagnolo, 20 anni capace di fermare il tempo record in 20 ore e 41 minuti.
Un passaggio di testimone dall’atleta italiano più vecchio vincitore, Marco Olmo, a quello più giovane, appunto Kilian Jornet.
Tra gli italiani , decimo posto per Massimo Tagliaferri e dodicesimo per l’altoatesino Ulrich Gross.
Prima donna e quattrordicesima assoluta Elisabeh Hawker.
Nel 2009 Nasce la TDS (Sur les Traces des Ducs de Savoie, circa 105 km e 6700mt D+) e i partecipanti alle 4 prove intorno ai 5000.
Per partecipare alle gare si procede per la prima volta col sorteggio.
Rivince nuovamente il giovane Kilian Jornet Burgada che precede Sebastian Chaigneau.

Kilian Jornet Burgada

Tra le donne, bissa il successo del 2003 Kristin Moehl Sybrowsky, lasciando per una volta alle spalle Elisabeth Hawker.
Primo italiano è Silvano Fedel che vestirà la maglia azzurra di ultratrail nel 2011 in Irlanda come capitano.
Il 2010 è un anno metereologicamente sfortunato. Piove a dirotto sull’UTMB. Viene fermato dopo alcune ore dalla partenza. La TDS viene annullata mentre la CCC riesce a essere completata.
Gli atleti dell’UTMB vengono riportati a Chamonix in serata per poi passare la notte in palestra.
Il giorno seguente da Courmayer 2000 ateti dell’UTMB e della TDS annullata partono sotto un bellissimo sole per una versione ridotta a 90km.
Vince il britannico Jeff Bragg sullo statunitense Mike Wolf.
Lo spagnolo Burgada, favorito del percorso più lungo si rifiuterà di partecipare al percorso ridotto in disaccordo con l’organizzazione sulla sospensione della gara .
Tra le donne la solita inglese Elisabeth Hakwer, i primi italiani sono primi Sangiorgi, Festa, Repetto e Di Meo.
Nel 2011, i punti da aquisire nelle gare di qualificazione per poter partecipare al sorteggio aumentano da 4 a 8 .
Meteo ancora sfavorevole in questa edizione e neve sui valichi più alti.
Gli organizzatori non vogliono che succeda quello che è successo nel 2010, ciò di interrompere la gara, per cui la partenza dalle 17:30 viene spostata alle 23 per permettere alla perturbazione di passare. Piove ancora alla partenza ma il tempo si aggiusterà nella giornata seguente
Arriveranno solo 1100 atleti sui 2300 partiti. La vittoria in 20 ore e 36 minuti andrà a Kilian Burgada su Karrera e Chaigneau. Tra le donne successo ancora per la Hawker.
Primi tra gli italiani Zanchi e Vallosio rispettivamente 32esimo e38esimo.
Il meteo sembra ancora una bestia nera per la settimana di gare di Chamonix. Il materiale obbligatorio aumenta di importanza e vengono dati rigidi parametri sulla giacca e imposti materiali obbligatori aggiuntivi come secondi strati o copriguanti impermeabili.
L’edizione 2012 non si potrà svolgere sul percorso TMB neanche in forma ridotta come nel 2010.
Troppi pericoli.
Viene adoperata una delle tantissime soluzioni alternative che la macchina UTMB ha preparato, tutto nel versante francese. Saranno 100km e 6000mt D+ sotto l’acqua costante dove si impone il francese Francois D’Haene sul pluricamione del mondo della 100km Jonas Buud e Michael Foote.
Tra le donne neanche a dirlo l’inglese Hawker fa poker di UTMB.

Lizzy Hawker

Primi italiani sono Filippo Canetta e Francesca Canepa.
Il 2013 finalmente è un edizione col sole.
Burgada ed Hawker seguono la gara facendo il tifo sui sentieri da spettatori questa volte e la lotta è a tre fino alla fine: si impone Thevenard del team Asics su Heras della Salomon e lo spagnolo Domiguez.
Tra le donne vince Rory Bosio facendo il record del percorso in 22 ore 37 minuti settima assoluta. Primo degli italiani una donna, Katia Fori, giunta quarta.
Nel 2014 viene istituita una gara più corta l’OCC (Orsières-Champex-Chamonix) di 58km.
Il percorso dell’UTMB è sempre l’originale e si impone Francois D’Haene che aveva già vinto nel 2012.
Tra le donne è sempre monologo di Rory Bosio.
Primo degli italiani Ivan Geronazzo 21esimo assoulto.
Nel 2015 Columbia prende il posto di North Face come mainsponsor.
Vince ancora Thevenard in 21 ore 9 minuti sul fresco vicecampione del mondo Hernado e David Laney.

Xavier Thevenard


Tra le donne si impone la campionessa del mondo Nathalie Mauclair.
Primi italiani Andrea Macchi, Ivano Molin e Christian Modena. Gli altri big italiani tutti costretti al ritiro.
Con l’entrata dell’ITRA nel panorama ultratrail internazionale, il sistema di punteggio è leggermente cambiato e i punti necessari per accedere al sorteggio passa da 9 a 15.
Il 26 Agosto partirà alle 18 la 14esima edizione.
Un altro pezzo di storia verrà scritto sui sentieri attorno al Monte Bianco.
Gianluca Di Meo – Tecnico istruttore Fidal


Fonte: MudAndSnow




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